Stefano Angei (Lega): «Disagio giovanile è allarme. A Varese serve un osservatorio»

VARESE – «E’ preoccupante che il Comune della città capoluogo di provincia non abbia un osservatorio sui giovani. Proprio in questo momento storico in cui il disagio giovanile sta mostrando picchi ed episodi davvero inquietanti». Chi parla è il consigliere della Lega Stefano Angei, che ha depositato la richiesta di una convocazione della Commissione Giovani per discutere della proposta.

Per i giovani si fa poco

«In questi giorni la politica cittadina fa un gran parlare di episodi accaduti 70 anni e continua a sottovalutare le tematiche del disagio giovanile – dice Angei riferendosi alle polemiche sulla doppia manifestazione Foibe – antifascisti – Credo che un osservatorio possa innanzitutto raccogliere dati utili a leggere meglio il quadro della situazione per poi mettere in campo politiche concrete. Negli ultimi mesi, dai femminicidi a opera di giovani all’accoltellamento della professoressa credo non siano mancati episodi allarmanti».

Serve l’Osservatorio

Angei prosegue: «Il Comune di Varese, capoluogo di Provincia, non può certo essere sprovvisto di uno strumento puntuale e specifico rivolto al monitoraggio delle condizioni dei giovani. Lo scopo di questa mia iniziativa è mettere intorno ad un tavolo in primis i giovani, ed anche coloro i quali lavorano con loro quotidianamente, dalle parrocchie al mondo della scuola, fino a psicologi e mondo dello sport. Questo perché per spiegare un fenomeno, bisogna prima comprenderlo, e questo penso possa essere uno strumento essenziale per raggiungere lo scopo».

Cancellato l’assessorato

«Purtroppo il sindaco Galimberti, in questo mandato ha eliminato l’assessorato alle politiche giovanili, prima detenuto dalla collega Strazzi – concluso il leghista – questo a parer mio denota un grave errore, anche di visione, perché ricordiamo che i giovani, sono il futuro, hanno bisogno di essere ascoltati, e il compito di un’amministrazione è quello di ascoltari, appunto, ma soprattutto di fornire loro delle risposte. La Consulta giovanile del Comune di Varese, fortemente voluta dal PD lo scorso mandato Galimberti è un “entità” astratta e ad oggi, purtroppo, definitivamente morta. E’ urgente più che mai la costituzione di uno strumento istituzionale che possa rispondere alle necessità che elencavo prima. In ultimo, anche i luoghi d’incontro a disposizione dei giovani sembrano risicati in città, primo fra tutti l’informagiovani, che è ancora in fase di ristrutturazione anche se -chiosa Angei – è stata annunciata la sua riapertura, più e più volte, già dallo scorso mandato Galimberti, proprio nello stile di questa maggioranza, vediamo se al posto di fare proclami, questa volta accetteranno la mia proposta che ha l’intenzione di istituire qualcosa di concreto e utile per i giovani. 

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