Angera, il sindaco vieta di lanciare i palloncini di plastica. L’ordinanza

ANGERA – Un percorso di sensibilizzazione e partecipazione, lanciato dall’amministrazione comunale e intrapreso con la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Comune e Plastic Free onlus. La valorizzazione dell’ambiente, con un approccio più sostenibile nei confronti dell’ambiente, è stato affrontato all’ultimo appuntamento di Spunti di vista. In questa direzione, è stata anche firmata un’ordinanza che vieta l’utilizzo di nastri colorati e palloncini riempiti con gas più leggeri dell’aria.

Plastic Free a Spunti di vista

Plastic Free, nata nel 2019 e che oggi conta 230mila volontari in tutta Italia, ha come scopo la sensibilizzazione delle persone e degli studenti sul tema dell’inquinamento da plastica. «Un materiale meraviglioso: versatile e resistente. Praticamente eterno. È quindi assurdo che venga usato per poi buttarlo immediatamente», le parole di il rappresentante provinciale Fabio Danieli. Considerando che «il 75% non viene riciclato, finendo nell’ambiente». Alla produzione annua vanno infatti sommate le centinaia di milioni di tonnellate prodotte in 70 anni e mai smaltite. Ha aggiunto l’esponente locale Rossana Palermo: «Anche il riciclo ha dei problemi. I vestiti prodotti dalla plastica riciclata, quando lavati, rilasciano milioni di particelle – le micro e le nano plastiche – che finiscono in fiumi, laghi e mari, entrando nel ciclo biologico con conseguenze che a tutt’oggi non si conoscono sino in fondo».

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Le buone pratiche

La serata di Spunti di vista è stata però improntata sulle buone pratiche. Come consumatori è possibile esercitare il potere di scelta, partendo da piccoli gesti come prediligere l’acquisto di ortaggi e frutta sfusi al supermercato. Si parte un oggetto alla volta e negli anni non è difficile sostituire completamente la plastica: saponi solidi, detersivi in foglietti, cannucce metalliche, spugne vegetali sono solo alcuni esempi che possiamo introdurre nella nostra vita quotidiana. L’oggetto più semplice da eliminare è la bottiglia di plastica, tanto inutile quanto dannosa. È stata Arianna Mazzoccato, rappresentante di Legambiente Sesto Calende a illustrare come l’acqua dei rubinetti sia sottoposta a 53 controlli, contro i 40 di quella in bottiglia. «In Italia siamo fortunati, paghiamo pochissimo l’acqua potabile del rubinetto e non la usiamo. Il 70% dell’acqua comprata al supermercato è naturale, un dato impressionanti che fa capire quanto anni di pubblicità per promuovere acqua in bottiglia abbia condizionato le scelte di acquisto dei cittadini».

Il percorso di Angera

Il percorso di Angera per diventare plastic free è solo all’inizio. Ma con l’impegno di tutti si potranno ottenere risultati. Ne è convinto il vicesindaco delegato all’Ambiente, Milo Manica: «L’amministrazione comunale è impegnata in prima linea su questa battaglia. Promuoviamo le buone pratiche per dare l’esempio e contrastiamo l’inciviltà di chi abbandona rifiuti domestici». Non a caso, di recente, due persone sono state sanzionate con una multa da 600 euro per questo motivo. E a breve le forze di polizia potranno contare sull’impiego di fototrappole per monitorare il territorio, mentre in futuro verrà rivisto il complesso dei cestini pubblici.

L’ordinanza del Comune

Nel frattempo, proprio in questa direzione, il sindaco Marcella Androni ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di nastri colorati e palloncini in gomma o materiale simile. Oggetti che, se riempiti con gas più leggeri dell’aria senza un oggetto di peso per contrastarne la capacità di sollevamento, possono ricadere poi sul suolo terrestre e lacustre sotto forma di rifiuto. Col rischio che vengano ingeriti dagli animali, causandone la morte.

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