Aree dismesse di Legnano, Comune alla finestra su ex Manifattura e Franco Tosi

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LEGNANO – Scarsa informazione sugli sviluppi delle questioni urbanistiche chiave per il futuro della città. È l’accusa ribadita dalle minoranze alla Giunta Radice nella commissione urbanistica riunitasi oggi, martedì 15 febbraio, a Legnano dopo quasi 7 mesi dall’ultima convocazione. Come hanno tenuto a sottolineare in apertura i consiglieri di minoranza Letterio Munafò (Forza Italia) e Francesco Toia (Toia Sindco), la commissione è stata convocata con urgenza su richiesta delle minoranze, ma oltre il termine di 5 giorni dalla domanda. In apertura di lavori, è stato eletto come nuovo presidente Luca Benetti, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, che ha preso il posto del compagno di partito Umberto Taormina.

Fedeli: «Confermati gli obiettivi del programma»

La discussione si è subito accesa sul destino dell’area, centralissima, della ex Manifattura (a sinistra nella foto in alto; sulla destra, la Franco Tosi). «L’area – ha spiegato l’assessore Lorena Fedeli – è stata assegnata, dopo l’ennesima asta, alle Officine Mak, proprietarie anche di un altro piano attuativo del comune (l’ex Crespi). A fine mese scadranno i tempi formali per l’acquisizione, trattandosi di un bene vincolato dalla Sovrintendenza. Ci siamo mossi per chiarire quali fossero i vincoli e, dopo che sono stati resi noti, gli operatori hanno fatto passi avanti. Siamo in attesa della proposta della nuova proprietà, su cui apriremo un confronto. Le finalità anche politiche sono quelle del nostro programma elettorale, come la biblioteca diffusa e il mercato coperto, oltre alle connessioni con il resto della città».

Di tutt’altro avviso le opposizioni. Per Toia «è vero il contrario, cioè che i vincoli hanno fatto scappare gli investitori» mentre per Franco Brumana (Movimento dei Cittadini) «l’assessore Fedeli si è già seduta al tavolo, non è possibile che si siano persi 7 mesi da luglio quando il gruppo la acquisì. L’assessore sta sbagliando tutto, se va avanti così presenterò una mozione di sfiducia nei suoi confronti». Critico anche Munafò, per il quale «la politica è informazione, collaborazione, anche condivisione. Così invece andiamo sempre al muro contro muro».

Il punto in commissione sulle altre aree

Area ex Pensotti in via Firenze. «Esiste un piano attuativo – così Fedeli – vigente dal 2008, prorogato e da noi ereditato, frutto di una logica superata anche dal punto di vista del mercato immobiliare, cui si sono aggiunte alcune modifiche viabilistiche. È stato realizzato il primo palazzo, ne dovrebbero seguire altri 6 più una strada, un parco e, su viale Sabotino, un parco commerciale (con un supermercato, nda). Una parte dell’area è cambiata di proprietà e ad oggi la partita è ferma. Altre proposte di modifica dello sviluppo verticale degli edifici non hanno trovato il favore dell’Amministrazione, per la frammentazione che avrebbe comportato delle aree a verde».

Aree vendute della Franco Tosi. Il commissario straordinario Andrea Lolli ha messo in vendita alcune parti, di cui due (fra cui il Trifone, cioè gli uffici) già acquistate; sulle altre l’asta è in corso e si concluderà a metà marzo. Il Comune., come detto da Fedeli, sta aspettando di conoscere l’eventuale acquirente prima di procedere a qualunque pianificazione.

Terreno di via Menotti angolo viale Sabotino. «Il dato oggettivo – ha osservato Lorena Fedeli – è la cartolarizzazione, operazione in cui il Comune in passato ha creato una società, Legnano Patrimonio, a cui ha dato il 71% del terreno dell’ex discarica per ricavare finanziamenti dalle banche, i cui crediti sono passati tra diversi istituti. L’ipoteca ammonta a 4,7 milioni. In questa operazione immobiliare sono previste volumetrie molto ampie per consentire al Comune di avere una grossa valorizzazione del terreno: su oltre 26.000 mq, 9.720 saranno destinati a edifici residenziali e commerciali. È un piano con criticità dal punto di vista tecnico per com’è disegnato, gli accessi, il verde e i parcheggi solo formalmente di utilità pubblica». Anche qui il Comune è in fase di attesa con l’obiettivo dichiarato di rivedere radicalmente il piano.

Accordo di acquisizione dell’area dei Ronchi, con relativa perequazione. «Aspettiamo che il gruppo di proprietari del bosco che hanno trovato un accordo con il Comune, attraverso il trasferimento dei diritti edificatori, ci inviino quanto necessario per procedere con l’atto notarile».

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