Assembramenti di ragazzi nei parchi, la polizia locale di Busto intensifica i controlli 

BUSTO ARSIZIO – Assembramenti di giovanissimi nei parchi, la polizia locale intensifica i controlli. Appello dell’assessore alla sicurezza Massimo Rogora: «Mi rivolgo alle famiglie, ditelo ai vostri figli di non andare a radunarsi nei parchi perché poi quelli che li vedono gli danno dei coglioni. Siamo in arancione rafforzato, vogliamo uscire tutti da questo incubo della pandemia, ma se si continuano ad ignorare le prescrizioni finiamo ancora una volta in zona rossa».

I blitz della Polizia locale

Questa mattina, 7 marzo, le prime segnalazioni, che hanno indotto gli agenti della Polizia locale di Busto Arsizio, come rivela il delegato di giunta Max Rogora, ad effettuare «tre o quattro incursioni nei parchi. Tra cui in via Ferrini, dove c’erano una trentina di ragazzi che giocavano: non appena è arrivata la pattuglia sono scappati via tutti, segno che sono ben consapevoli che non si può giocare e fare assembramento, e che sono preparati a darsela a gambe appena vengono beccati». Un altro intervento analogo è stato effettuato al parco Monza a Sant’Edoardo. «Oggi pomeriggio», annuncia Rogora, «intensificheremo questi controlli nei parchi, sperando in un aiuto delle altre forze dell’ordine, come è già successo ieri in centro. Bisogna far capire che non si fa». I parchi sono aperti, ma solo per chi vuole fare attività sportiva, jogging o camminate, con i rigorosi distanziamenti: anche i giochi per i bambini sono inibiti dall’utilizzo.

Il monito dell’assessore

«Io capisco che i ragazzi siano esasperati, quando era successo quell’episodio al multipiano di via Volturno li ho anche difesi, ma non possono assembrarsi nei parchi – ragiona l’assessore leghista alla sicurezza – e capisco meno i genitori che li lasciano fare. Ma dico, che senso ha chiudere le scuole se poi i ragazzi si ritrovano lo stesso senza distanziamenti come se niente fosse? Ormai è chiaro che questa variante inglese contagia soprattutto i giovani, e se su 20 ragazzi che si assembrano ce n’è per caso uno contagiato c’è il rischio di un focolaio». E Max Rogora ribadisce che occorre ripristinare l’ordine e il rispetto delle regole: «Questi ragazzi non possono pensare di sfidare gli agenti di Polizia locale, come è successo ieri con un gruppo di ragazzini assembrati fuori da un bar di piazza Trento e Trieste». E allora la risposta saranno altri controlli, ma anche le telecamere. «Presto potrebbero arrivare in centro quelle con il riconoscimento facciale – annuncia Rogora – non vogliamo lo stato di polizia, ma una città pulita, ordinata e a misura di famiglie».

Busto, centro blindato per i controlli: le forze dell’ordine rispondono all’appello

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