Varese, Barcaro (Provincia): La Protezione Civile non può controllare i Green Pass

Protezione Civile green pass

VARESELa Protezione Civile non può essere utilizzata per il controllo dei Green Pass. A specificarlo è il consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile Alberto Barcaro, che fa così chiarezza sul tema in seguito a numerose richieste giunte dai sindaci del territorio. Tra i compiti dei volontari non figura infatti tale attività, come specificato dalle normative che regolano l’operato del volontariato.

Richieste dal territorio

Somma lombardo oculistica Barcaro

«Giungono al sottoscritto ed al Settore Provinciale – spiega il consigliere Barcarorichieste di Sindaci del territorio in riferimento alla possibilità di coinvolgimento del Volontariato di Protezione Civile per le attività di controllo delle certificazioni verdi COVID–19 (green pass). L’occasione ritengo sia importante per specificare ai Sindaci (che sono Autorità di Protezione Civile, quindi gli unici responsabili circa l’impiego del volontariato di protezione civile sul loro territorio), quali siano i compiti ammessi e quelli non ammessi ai Volontari. A tal fine si ribadisce che il sottoscritto, e tutto il Settore Provinciale, è sempre disponibile in caso di necessità».

I compiti della Protezione Civile

Barcaro fa quindi riferimento alla nota del Dipartimento Protezione Civile Nazionale del 18 agosto scorso, che ribadisce quali sono i compiti dei volontari, che costituiscono una risorsa tecnico specialistica in possesso di elevate professionalità, chiamata a partecipare attivamente in tutte le attività previste dalla legge. Segue quindi un dettagliato elenco dei compiti che possono essere affidati ai volontari di Protezione Civile, in base al contenuto dell’allegato 2 al Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 12 Gennaio 2012.

  • assistenza alla popolazione, intesa come: attività psicosociale, attività assistenziale, assistenza ai soggetti maggiormente vulnerabili (giovani, anziani, malati e disabili)
  • informazione alla popolazione
  • logistica
  • soccorso e assistenza sanitaria
  • uso di attrezzature speciali
  • conduzione di mezzi speciali
  • predisposizione e somministrazione di pasti
  • prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e di interfaccia
  • supporto organizzativo, anche nell’ambito di sale operative, attività amministrative e di segreteria
  • presidio del territorio
  • attività di ripristino dello stato dei luoghi di tipo non specialistico
  • attività formative
  • attività in materia di radio e telecomunicazioni
  • attività subacquea
  • attività cinofile

No al controllo Green Pass

Tali compiti possono essere svolti al verificarsi dei predefiniti scenari di rischio, individuati dal paragrafo 1 del medesimo allegato, tra i quali figura espressamente il rischio igienico-sanitario, nel qual caso “la mobilitazione del volontariato è limitata esclusivamente al supporto agli altri soggetti competenti individuati dalla legge”. Come ribadito dal Capo Dipartimento, i volontari non figurano tra i soggetti preposti ai controlli del Green Pass. Anche una circolare del 2018 in merito alle manifestazioni pubbliche specifica che non possono essere svolti dai volontari “il controllo agli ingressi, vigilanza, protezione delle aree interessate dall’evento mediante controlli e bonifiche, controlli nelle aree di rispetto e prefiltraggio, adozione di impedimenti fisici al transito”. «Nell’attuale quadro di impiego del Volontariato di Protezione Civile – si chiude la nota di Barcaro – anche nell’ambito dell’emergenza COVID-19, tenuto conto dei molteplici compiti che sono assolti dalle organizzazioni, si manifesta l’esigenza di assicurare il corretto impiego delle stesse e la effettiva disponibilità per gli impieghi previsti e consentiti».