Borracce, 6000 alberi e 2600 lampioni a Led: la Cassano di Poliseno è “Green City”

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CASSANO MAGNAGO – Domani mattina, venerdì 21 febbraio, l’amministrazione comunale di Cassano consegnerà 1700 borracce agli studenti delle scuole elementari e medie. Ma è solo una delle tante iniziative che rientrano in quello che il sindaco Nicola Poliseno definisce «un percorso di coinvolgimento di tutta la città sul rispetto dell’ambiente». Tanto da fargli proclamare che Cassano Magnago è una “Green City”. «Un obiettivo strategico – spiega il sindaco – basato su progetti nuovi e altri consolidati».

In principio fu la differenziata

Tutti i motivi per cui definire Cassano “Green City” sono stati raggruppati da Poliseno sulla lavagna. A partire dal progetto più datato, quello che ha storicamente caratterizzato la città, la raccolta differenziata. «Tra i primi Comuni a farla porta a porta negli anni ’90 – sottolinea il sindaco – oggi viaggia sull’85%, ma si può fare ancora tanto coinvolgendo la cittadinanza. La differenziazione dei rifiuti ce l’abbiamo nel sangue». Tanto da essere certificati «tra i primi Comuni a rifiuto free. Produciamo 65 chilogrammi pro capite di indifferenziato all’anno contro una media nazionale di 500 chilogrammi». Ma c’è molto altro: dai «milioni di litri erogati ogni anno» dalle due casette dell’acqua, alle mense scolastiche che «da sempre, grazie alle lavastoviglie nelle scuole, sono senza stoviglie usa e getta». Da Siticibo per il recupero delle eccedenze alimentari nelle mense («ci vorrebbe qualche volontario in più» ammette Poliseno), ai Bug Hotels e le casettine con le mangiatoie per gli uccelli alla Boza e in Magana, fino all’investimento stesso sulla nuova Oasi Boza e alla ricostruzione dei rapporti con Legambiente.

Le borracce

Le scuole sono al centro di tante di queste iniziative. La distribuzione delle borracce di alluminio agli studenti delle scuole – in programma domani mattina, 20 febbraio, accompagnate da una lettera del sindaco per sensibilizzare a ridurre la produzione di rifiuti – è solo l’ultima di una serie di investimenti amici dell’ambiente. Ne sono state commissionate 2000 di tre diversi colori, con il costo coperto da cinque sponsor (tra cui la CMS in prima linea), e a fornirle è stata un’azienda cassanese, Expo Reclam. Verranno consegnate ai 1700 studenti di quest’anno scolastico e ai “primini” a settembre. «Ci abbiamo messo un po’ di più perché senza una progettualità ad hoc, è inutile regalare solo le borracce – sottolinea Nicola Poliseno – chiederemo ai bambini di riempire le borracce dall’erogatore a mensa o nelle casette dell’acqua».

Le green school

Tutte le scuole di Cassano hanno aderito al progetto MIUR “Green school”. Con varie iniziative, come la raccolta differenziata nelle classi, il Pedibus delle Fermi che toglie mediamente 30-40 auto da scuola, i cartelloni per sensibilizzare i genitori fuori dalle Parini e i “guardiani della luce” sempre alle Fermi che controllano che tutte le luci siano spente. Ma anche l’efficientamento energetico delle Orlandi, che ha garantito una premialità di 80mila euro oltre ad un notevole risparmio sulle bollette di luce e calore. E poi per le nuove generazioni c’è la giornata dell’albero, che ha permesso di mettere a dimora quasi 3000 alberi in 7 anni, a cui si aggiungeranno gli altri 3000 da piantumare nel nuovo Parco di città. Fanno in tutto quasi 6000 nuovi alberi nei due mandati di Poliseno sindaco.

I lampioni a Led

La ciliegina sulla torta dell’ambiente cassanese, per il 2020, sarà il bando per il project financing dell’illuminazione pubblica, approvato in giunta settimana scorsa. «Dobbiamo arrivare all’affidamento e inizio lavori entro l’anno – annuncia il sindaco – riconvertiremo a led 2600 pali della luce». E il prossimo passo sarà un altro project financing sul calore, «per sostituire tutte le centrali termiche degli edifici comunali, scuole comprese».

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