Sea: «Il Bridge dimostra che Malpensa può ospitare volumi importanti di traffico»

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MALPENSA – A diciannove giorni di distanza dalla chiusura del Bridge, l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, traccia un bilancio dei primi due mesi e mezzo di straordinari per Malpensa che, dal 27 luglio scorso, ha inglobato tutto il traffico di Linate. «Siamo estremamente soddisfatti di come ha reagito Malpensa a questo superlavoro dovuto alla chiusura di Linate. Ovviamente c’è stato molto lavoro di preparazione e ad oggi, quindi nei primi due mesi, le cose sono andate bene».

I preparativi per la Grande Malpensa

Il numero uno degli aeroporti milanesi lo aveva detto il giorno d’inizio del Bridge e lo ha ripetuto ieri a margine della conferenza “Dall’anno del turismo Italia-Cina alle Olimpiadi invernali: opportunità lungo la Via della Seta”, organizzata a Milano dalla Fondazione Italia-Cina: «Malpensa dimostra di essere un aeroporto in grado di ospitare volumi importanti di traffico». L’obiettivo dichiarato da Brunini già lo scorso 27 luglio è trasformare gli straordinari dati di traffico del Bridge nella normalità per Malpensa «nell’arco di sette, dieci anni. Ma arriveremo a questi numeri progressivamente. Stiamo lavorando a un piano di crescita serio basato sulla sostenibilità». Ora che il Bridge può definirsi una prova superata, queste parole assumono ancor più significato.

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