Busto, appello all’unità di Sinistra Italiana: «No a tre candidati. Ripartiamo da zero»

Aldo Altieri e Carlo Stelluti

BUSTO ARSIZIO – L’appello di Sinistra Italiana per un fronte comune alternativo al centrodestra: «Crediamo sia un bene per tutti ripartire da capo». Il partito che aveva costituito la coalizione con Movimento Cinque Stelle e Verdi, attorno alla candidatura di Amanda Ferrario, si sfila e invoca il “reset” del tavolo del centrosinistra. «Con tre candidati sindaci non si va da nessuna parte» ammette Carlo Stelluti, già candidato sindaco del centrosinistra nel 2011, che insieme ad Aldo Altieri, altro storico esponente della sinistra bustocca, ha redatto il corposo documento della Sinistra Italiana sulle elezioni 2021.

Alternativi alla destra

«Abbiamo tutto il tempo per fare una cosa fatta bene» ne è convinto Stelluti, che è in campo per «dare una mano a costruire una coalizione di sinistra realisticamente alternativa a quella che governa da trent’anni». Anche perché «a Busto forse è il momento buono per cambiare». E Sinistra Italiana non si rassegna alla divisione del campo del centrosinistra. L’obiettivo da porsi dev’essere «un programma alternativo alla gestione familistico clientelare e fallimentare che anestetizza la città quasi fosse una proprietà del sindaco e delle formazioni politiche che lo sostengono». Una vera e propria chiamata alle armi, perché «nel territorio in cui Mensa dei Poveri e le inchieste di Report hanno svelato interessi che pesano» dividersi è «inaccettabile». E a Busto, secondo Sinistra Italiana «la conquista quasi ineluttabile della maggioranza non va solo al merito della destra cittadina ma è anche il demerito di un’opposizione troppo spesso ininfluente».

Riaprire i giochi

Da Sinistra Italiana arriva «piena disponibilità ad un confronto “alla pari” con tutte le forze che lo riterranno opportuno. Per noi non esiste alcuna coalizione precostituita con chicchessia». Dato che fino ad ora «si è semplicemente costituito un aggregato, molto incerto sui contenuti, fra Sinistra Italiana, M5S e Verdi che ha individuato prioritariamente e anzi tempo un’ipotesi di candidato sindaco in Amanda Ferrario. Nelle molte conferenze telematiche che si sono svolte, con la partecipazione anche del PD, non è stato fin d’ora possibile individuare punti comuni su questioni che noi riteniamo di primaria importanza». E allora, si riaprano i giochi.

Un candidato unitario

Ora però sono in campo tre candidati. «Come si può arrivare ad uno solo?» si chiede Stelluti. Le possibili soluzioni sono tre: «O si individua una persona autorevole fuori dalla mischia, e gli altri si fanno da parte. O si fanno le primarie, che però nella nostra cultura non mi sembrano una gran soluzione perché poi chi perde dovrebbe appoggiare e non osteggiare chi vince. Oppure tutti fanno un passo indietro e ci si siede attorno ad un tavolo e si avvia un ragionamento a favore della comunità, visto che la politica è un servizio, e si trova una soluzione condivisa».

Accam e ospedale unico

A partire dai temi, che per Stelluti e Altieri sono più importanti di qualsiasi candidatura. Sinistra Italiana ne mette in fila diversi, a partire dai temi della transizione ecologica e della sanità, che passano dalla chiusura dell’inceneritore e dal no al progetto dell’ospedale unico, e da una forte discontinuità sui temi dell’urbanistica, legalità, lavoro, innovazione tecnologica e transizione digitale, cultura, servizi sociali e partecipazione.

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