Busto, nessun risarcimento: Coop perde la causa da 5 milioni contro il Comune

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BUSTO ARSIZIO – Nessun risarcimento: Coop Lombardia perde in primo grado la causa civile contro il Comune di Busto Arsizio. La sentenza è stata depositata ed è del tutto favorevole al sindaco Emanuele Antonelli, all’allora vicesindaco (oggi europarlamentare) Isabella Tovaglieri e ai tre funzionari amministrativi di Palazzo Gilardoni chiamati in causa. Quattro anni e tre giudici dopo l’inizio della causa intentata da Coop Lombardia è arrivata la sentenza tanto attesa.

Spese per 300mila euro

Il Tribunale civile di Busto non solo non ha riconosciuto la richiesta risarcitoria pari a 5milioni 600mila euro avanzata da Coop, ma condanna la stessa Coop al pagamento di circa 300mila euro di spese processuali. Coop accusava la controparte di aver ritardato con dolo l’apertura del nuovo supermercato di viale Duca d’Aosta. Di qui la richiesta di danni. Respinta in toto dal tribunale bustocco.

Impugneremo in Appello

«Coop Lombardia prende atto della sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio riguardante la richiesta di risarcimento per i ritardi nell’avvio del Supermercato di viale Duca D’Aosta e la mancata riqualificazione dell’area “ex Borri” – si legge nella nota diffusa dalla società presieduta da Daniele Ferrè – Per quanto ci riguarda le sentenze non si commentano, eventualmente si impugnano, come faremo presso il Tribunale competente».

Sempre agito per il bene pubblico

«Io, il sindaco e il Comune con i suoi dirigenti, abbiamo sempre agito nell’interesse esclusivo del bene pubblico e questa è la dimostrazione – commenta Tovaglieri – Non posso quindi che definirmi pienamente soddisfatta della sentenza pronunciata».

Nessun danno a Coop da parte del Comune

In estrema sintesi nelle 43 pagine della sentenza depositate dal giudice bustocco Angelo Farina è spiegato che gli amministratori e i funzionari non abbiano cagionato alcun danno a Coop. Il giudice precisa, inoltre, che Coop non ha presentato tutta la documentazione necessaria a quantificare il presunto danno, cioè non ha (avrebbe) prodotto le prove a sostegno della sua tesi.

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