Causa Comune-Coop: ennesimo rinvio. Rischio sentenza in autunno dopo 4 anni

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Il monumento che Coop ha dedicato alle lavoratrici dell'ex Borri a Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Slitta ancora la causa che vede Coop chiedere un risarcimento di oltre 5 milioni di euro al Comune per i ritardi nell’apertura del supermercato di viale Duca D’Aosta, mettendo nero su bianco una serie di presunti episodi di ostruzionismo burocratico e istituzionale che, secondo quanto sostenuto da Coop, avrebbero rinviato con dolo nel tempo l’inaugurazione del nuovo esercizio commerciale. Creando un danno.

Causa da 5 milioni

 Sul fronte Comune sono 5 gli attori chiamati in causa, tra cui il sindaco Emanuele Antonelli (FdI) e l’allora vicesindaco e oggi europarlamentare Isabella Tovagliari (Lega).

Tre giudici in tre anni

L’udienza in calendario domani, giovedì 24 marzo, è stata rinviata di una settimana con nuova data fissata il 7 aprile. Ma anche tra otto giorni il giudice non arriverà ad un pronunciamento. La causa è stata incardinata nel 2019 e da allora sono tre i giudici che si sono succeduti negli anni. In principio toccò a Giuseppe Limongelli che, però, si dichiarò incompetente pochi giorni prima dell’apertura del procedimento a causa di un rapporto di amicizia con il sindaco Emanuele Antonelli. Gli subentrò quindi il giudice Nicola Cosentino. La causa è stata quindi riassegnata a un nuovo magistrato, un giudice di prima nomina, per alleggerire le sezioni gravate da centinaia di fascicoli.

Sentenza in autunno?

Nel giugno scorso il giudice si dichiarò pronto a deliberare rinviando il tutto al 24 marzo 2022, tra l’altro dopo la tornata elettorale che ha visto Busto Arsizio al voto per il rinnovo dell’assise cittadina. Il 7 aprile, stando a quanto ricostruito da Coop, scade il termine entro il quale le parti potranno depositare le loro conclusioni. A quel punto le stesse parti avranno altri 40 giorni a disposizione per replicare alle reciproche conclusioni. Fatto questo, dovranno trascorrere altri 20 giorni prima di poter fissare un termine per il giudizio che sarà però collegiale (tre giudici) e non monocratico (un solo giudice). Ovviamente chi ha incardinato la causa sarà giudice referente per il collegio. La paura per Coop è che si arrivi ad agosto, con lo stop dell’attività giudiziaria per oltre un mese, e che quindi la sentenza attesa da quasi quattro anni possa ulteriormente slittare a settembre se non addirittura ad ottobre.

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