Busto, clonati i profili social degli assessori Maffioli e Reguzzoni

Nei riquadri i profili Facebook di Manuela Maffioli e Paola Reguzzoni

BUSTO ARSIZIO – Hacker in azione sui social, tra le vittime anche i due assessori della Lega Manuela Maffioli e Paola Reguzzoni. Si sono trovate con i profili Facebook clonati, con nomi e foto identiche a quelle dei loro account reali, che inviavano messaggi equivoci – tra cui richieste di finanziamento – alla loro cerchia di “amici” virtuali. Alle prime segnalazioni, entrambe si sono affrettate ad avvisare della presenza dei «profili fake» dietro ai loro “volti”.

Gli avvisi

«Vi ringrazio per le segnalazioni e vi invito a NON accettare questa nuova (falsa) richiesta di amicizia e a NON aprire il link dei messaggi via Messenger. Vi chiedo anzi di bloccare il profilo fake, se possibile, grazie – il messaggio apparso sul profilo di Manuela Maffioli – spero non accada altro e confido FB risolva (ho segnalato il problema), che però non riguarda solo me. Sono dispiaciuta per quanto sta accadendo e per i disagi che questo può creare». Anche Paola Reguzzoni ha provato ad avvisare i suoi “amici” social: «In questi giorni stanno arrivando, ad alcuni miei contatti, richieste di amicizia e messaggi da un account con il mio nome ed una mia foto. Non sono io. Ho segnalato il problema. Speriamo risolvano».

Sarà phishing?

Potrebbe essersi trattato di “phishing” – la truffa di agganciare gli utenti con dei messaggi-esca – stando a quanto racconta Manuela Maffioli: «Avevo incautamente accettato una richiesta di amicizia da una persona di cui ero già amica su Facebook, pensando potesse aver avuto un problema con il suo profilo. Solo successivamente ho letto il post in cui annunciava ai suoi “amici” che stavano partendo questi messaggi da un profilo non suo». Forse è una catena che si innesca nel momento in cui si risponde alla richiesta di amicizia.

L’invito a segnalare

«Io ho segnalato il profilo fake a Facebook e so che anche altri miei amici lo hanno fatto – rivela Maffioli – a quasi un giorno di distanza sembrerebbe che smascherare il tutto abbia funzionato, ma clonare o hackerare il profilo di amministratori pubblici può essere rischioso, perché qualcuno in buona fede potrebbe assecondare qualche richiesta». Di qui l’invito alla cautela quando si ricevono messaggi “strani” sui social da parte di persone che si conoscono nella vita reale.

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