Phishing via mail, Comune di Busto hackerato: privacy utenti servizi sociali a rischio

BUSTO ARSIZIO – Phishing in una e-mail spam: violato il dispositivo informatico di un dipendente dei servizi sociali, il Comune denuncia un “data breach” che potrebbe aver messo a rischio la privacy di alcuni suoi utenti. L’episodio è stato reso noto sul sito web dell’ente, in base alle regole europee del GDPR, la norma comunitaria sul trattamento dei dati personali in rete.

L’incidente in rete

Un “data breach“, letteralmente una “breccia” sui dati personali conservati da un ente, è una violazione di sicurezza che espone i dati personali a rischi di furto, perdita o alterazione. Non è detto che si siano verificate queste circostanze, ma il regolamento europeo in materia impone che chi è a rischio venga informato. Così palazzo Gilardoni fa sapere che «in data 15/03/2023, il dispositivo informatico di un dipendente in servizio presso Servizi Sociali, è stato colpito da un’attività di spam, a seguito di probabile campagna di phishing». Si tratta delle ormai diffusissime mail-truffa che, celandosi dietro le sembianze di interlocutori affidabili (un istituto bancario, le poste, le istituzioni o le forze dell’ordine), ingannano l’utente distratto proponendo link che, se cliccati, permettono agli hacker di ricevere informazioni e password personali per rilevare gli account personali o di lavoro e accedere a informazioni riservate. Nel caso dei servizi sociali, si tratta di informazioni personali e dati sensibili degli utenti assistiti dal Comune.

La notifica al Garante della privacy

«Il Comune di Busto Arsizio, in qualità di Titolare del Trattamento, è venuto a conoscenza dell’evento in data 30/03/2023 e provvederà a notificare, nelle prossime ore, il Data Breach al Garante per la Protezione dei Dati Personali, così come previsto dall’art. 33 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) – annuncia l’amministrazione comunale – si comunica, altresì, che il Comune ha provveduto ad approntare, immediatamente, misure tecniche ed organizzative adeguate, attraverso il blocco immediato della casella di posta oggetto dell’attacco presso il server remoto, la sostituzione delle credenziali di accesso tramite il pannello di controllo dell’amministratore fornito dal provider e la verifica dell’integrità dei dati. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Data Protection Officer Qualifica Group s.r.l. al seguente indirizzo e-mail: bustoarsiziogdpr@qualificagroup.it

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