«Sono del Comune di Busto, questa è una raccolta benefica». E scattano i controlli

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BUSTO ARSIZIO – Pubblicità a scopo benefico, ma qualcosa non convince una bustocca contattata dai venditori. E scattano i controlli da parte degli agenti del nucleo investigativo del comando di polizia locale. La donna, residente a Borsano, è stata raggiunta qualche giorno fa da una telefonata durante la quale una gentile signorina avrebbe dichiarato di parlare a nome del Comune di Busto Arsizio chiedendole un colloquio per spiegarele un progetto benefico.

All’appuntamento c’erano anche due agenti

La borsanese, però, ha voluto verificare e ha fatto la cosa giusta contattando attraverso i canali social l’amministrazione comunale e ricevendo immediata risposta. E così all’appuntamento fissato per conoscere il progetto benefico in questione si sono presentati anche due agenti in borghese della Locale. La donna si è ritrovata davanti un uomo distinto che pur vantando delle credenziali avrebbe dichiarato di “essere” del Comune di Busto e di agire in nome e per conto dell’ente.

Ha detto di essere del Comune

Gli agenti hanno ascoltato la conversazione e subito dopo hanno proceduto a identificare l’uomo. La polizia locale sta proseguendo negli accertamenti al fine di verificare il racconto. Sicuramente l’associazione che il venditore rappresenta ha chiesto e ottenuto il patrocinio del Comune, ma l’uomo non è autorizzato a presentarsi quale rappresentante del Comune e ad agire in prima persona. La polizia locale ha operato correttamente e con tempestività nell’ambito del controllo del territorio e nell’ottica di prevenzione di eventuali truffe. Lappello è quello di segnalare sempre affinché gli agenti possano eseguire tutte le verifiche del caso.

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