Busto, la maggioranza affossa i lampioni di Richino: «Trent’anni fa li criticavano»

BUSTO ARSIZIO – Ancora una volta i lampioni di Richino Castiglioni accendono il dibattito in consiglio comunale. Ma stavolta la maggioranza li “affossa” definitivamente. «Di discutibile gusto» per Marco Lanza (Lista Antonelli). «Mai sentita gente fiera di Busto per i lampioni» gli fa eco Luca Folegani (Fratelli d’Italia). E Matteo Sabba (Lista Antonelli) rilancia le vignette della “Baraonda” di trent’anni fa che prendevano di mira con una satira feroce quelli che allora erano i nuovi elementi di arredo urbano del centro.

La mozione del PD

A riportare il tema in aula è la mozione del PD sul decoro urbano, che al primo punto chiede di «valutare l’avvio di un’interlocuzione con il nuovo gestore dell’illuminazione pubblica al fine di ottenere il ripristino dei lampioni precedentemente presenti nel centro storico, anche individuando nuovi spazi per i lampioni attualmente sostituiti in modo da evitare extra costi», ma anche di procedere alla «tempestiva sostituzione dell’arredo urbano assente nel centro storico».

La bocciatura della maggioranza

Dure le reazioni della maggioranza. «Le priorità del PD sono totalmente scollegate dalla realtà e dal momento storico che stiamo vivendo – attacca il capogruppo della “civica” del sindaco Marco Lanzainteressa di più ripristinare dei lampioni anche di discutibile gusto, senza costi extra il che lo vedo difficile». Il capogruppo di FdI Luca Folegani ricorda che «da mesi discutiamo dei lampioni, ai quali si è data un’importanza eccessiva. In 32 anni non ho mai sentito gente fiera di Busto per i lampioni». Fino al “coup de theatre” dell’antonelliano Matteo Sabba, che fa notare che «l’arredo urbano è fondamentale, perché il bello aiuta il commercio», ma anche che «ci si innamora a distanza di trent’anni di questi lampioni, allora criticati, solo perché li abbiamo tolti noi». Pubblicando “in diretta” su Facebook le pagine della “Baraonda” del ’92.

Il dibattito

Ma Valentina Verga (PD) ribatte: «Vi siete focalizzati sui lampioni, ma la mozione è più ampia». Lo ribadisce l’altra dem Cinzia Berutti: «Se arrivo in centro e non posso posteggiare la bici né sedermi perché ci sono poche panchine è un problema. Ma la mozione voleva sollecitare interventi e se nella variazione di bilancio ci sono investimenti sull’arredo urbano, evidentemente abbiamo fatto la cosa giusta». Paolo Pedotti (PD) lo rinfaccia alla maggioranza: «Parlate di priorità, ma siete voi ad aver messo risorse a bilancio per l’arredo urbano. E potevate emendare la mozione, se la ritenevate superata». E se Giuseppina Lanza (PRL) sollecita «interventi a favore dei commercianti», a chiudere il dibattito è l’assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli, che rivendica i molteplici interventi per il decoro urbano, tanto che «il commercio in città continua a registrare il “segno più”». Al voto, la mozione viene bocciata dalla maggioranza compatta.

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