Busto-Milano, treni da incubo: «Ritardi cronici, ora basta». Lanza striglia Regione

BUSTO ARSIZIO – «Ritardi cronici sui treni di RFI e Ferrovie Nord, il problema ha raggiunto dimensioni mai viste. È ora che Regione Lombardia si attivi per una soluzione». A schierarsi a fianco dei pendolari bustesi è Marco Lanza, capogruppo della Lista Antonelli in consiglio comunale a Busto Arsizio e rappresentante dell’associazione Libertas. Una “strigliata” per l’amministrazione regionale che ha lo stesso colore politico, quello di centrodestra, di quella bustocca. Da tempo i pendolari invocano attenzione concreta da parte della politica locale.

L’appello

«Il mio è un appello a chi di competenza – le parole di Marco Lanza rivolte all’amministrazione che governa Palazzo Gilardoni – ricevo segnalazioni quasi quotidianamente, ma mai come in questo ultimo periodo. Ormai si può parlare di ritardi cronici. Oggi in particolare un treno in direzione Milano con 20 minuti di ritardo in orario di punta su una tratta di poco più di 20 minuti, e un analogo ritardo anche al ritorno. I problemi riguardano tutte le tratte ma quelle che toccano Busto Arsizio, tra scarsa puntualità e sovraffollamento delle carrozze, sono estremamente penalizzate».

Pressing su Regione Lombardia

E allora per l’esponente di Libertas e Lista Antonelli è ora che arrivino delle risposte: «Non bastano motivazioni come le solite che si sentono negli annunci trasmessi dagli altoparlanti in stazione, “stiamo riparando il guasto” – sostiene Lanza – o sono solo rattoppi a problemi che si ripresentano il giorno dopo, oppure è una presa in giro. È giusto che i pendolari sappiano qual è la situazione, anche perché gli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti ci sono stati, ma i servizi non sono migliorati. Non si pretende l’efficienza giapponese ma perlomeno un servizio fruibile in modo dignitoso».

Fuoco “amico”?

Stavolta il destinatario è il governo di centrodestra di Regione Lombardia, in particolare gli assessorati alle infrastrutture (a guida Lega) e ai trasporti (in carico a Fratelli d’Italia): «Siamo la prima Regione d’Italia. E come già la sanità che ha i suoi problemi, anche i trasporti devono tornare a funzionare ed essere una priorità su cui intervenire in modo concreto. Anche le comunicazioni a spot sui lavori di ripristino che vengono fatte, dovrebbero riportare in modo trasparente quanto sono costati e che tipo di interventi sono stati effettuati».

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