Busto scivola sul ghiaccio. Galimberti: «Peccato, potevamo vincere insieme la sfida olimpica»

VARESE – «Un vero peccato per tutto il territorio. Perché con il “nostro” nuovo Palaghiaccio e le strutture che avrebbero dovuto essere realizzate a Busto, la nostra provincia avrebbe potuto davvero sfruttare al meglio l’occasione delle prossime Olimpiade. Da sindaco – commenta Davide Galimberti – sarei stato felice di arrivare a tagliare il traguardo dell’inaugurazione delle nuove strutture insieme».

La vicenda del naufragio del Campus di Beata Giuliana, dove erano previste ben due strutture dedicate agli sport del ghiaccio, supera i confini della città di Busto Arsizio. E arrivano fino a Varese. Del resto anche nella Città Giardino il tema riqualificazione Palaghiaccio è stato al centro della recente campagna elettorale e ancor oggi è di grande attualità. In via Albani, infatti, il cantiere va avanti nel rispetto dei tempi. E’ di qualche giorno fa la notizia della posa del manto di copertura del rinnovato palazzetto. Ma non si può certo dimenticare che, accanto al cantiere che prosegue, ci sono società, atleti e famiglie che continuano (e lo faremmo ancora per diversi mesi) a fare grandi sacrifici per tenere in vita tutto il mondo sportivo del ghiaccio varesino.

Si scioglie il sogno olimpico

«Da sindaco di Varese – dice Galimberti – non posso che esprimere soddisfazione per come sta andando avanti il cantiere di via Albani. Sono conscio dei sacrifici affrontati dalle società cittadine, ma a fine lavori avremo un palazzetto nuovo, moderno e all’avanguardia. E sempre guardando alla mia città, dico che la struttura sarà un fiore all’occhiello. Anche in vista dell’appuntamento olimpico».

Il sindaco della città capoluogo però poi guarda un po’ oltre i confini di Varese: «Però voglio anche aggiungere che, senza mai entrare nei dettagli, ho sempre ritenuto importante in ottica territoriale che anche Busto potesse avere il suo Palaghiaccio. Questo perché, al di là di ogni logica campanilistica, tutto il nostro territorio avrebbe potuto giocare la partita delle prossime olimpiadi. Con maggior forza, perché avremmo fatto sistema e con ricadute in termini economici e di promozione turistica e sportiva per l’intera provincia. E che mi sarebbe piaciuto giocare insieme a Busto la sfida olimpica lo dimostra il fatto che qualche mese, quando dovevano iniziare i lavori in via Albani e il Campus bustocco sembrava essere lì per partire, ho buttato lì la proposta di una semplice , ma significativa cerimonia congiunta della posa della prima pietra».

Ma la storia, almeno per ora è andata diversamente, perché a Busto, insieme al ghiaccio e al mega progetto del Campus, si è sciolto il sogno olimpico.

LEGGI ANCHE:

Varese Busto: la sfida dei palaghiaccio. Galimberti: «Partiamo insieme»