Busto, scoppia il caso Massimo Rogora. Anche la Lega critica il suo assessore

BUSTO ARSIZIO – In piena emergenza coronavirus, a Palazzo Gilardoni, scoppia il caso Rogora. Che dopo le dichiarazioni di oggi, lunedì 24 febbraio, in merito alle disposizioni regionali per contenere la diffusione del virus, è stato messo in pesante discussione come assessore anche all’interno del Carroccio. Secondo alcune fonti attendibili, a muovere pesanti critiche nei confronti di Massimo Rogora è stato addirittura il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi.

Rogora dixit

A quanto pare le parole di Massimo Rogora sull’opportunità di sospendere l’attività degli ambulanti hanno sollevato un mezzo polverone. Sia all’interno della maggioranza di Palazzo Gilardoni, che sul Carroccio bustocco e provinciale. Rogora, che ha precisato di parlare in qualità di rappresentante della Federazione italiana venditori ambulanti (e non da assessore) ha messo sul tavolo considerazioni sulle quali riflettere al momento di prendere decisioni. Ma a quanto pare non è bastato il tono (che di certo non voleva essere polemico) e neppure l’aver specificato che in quel momento “si era scisso” dal ruolo istituzionale che ricopre. Incassando così colpi sia dentro la maggioranza, dove c’è chi gli ha rimproverato il fatto che, in quanto assessore e ambulante la sua presa di posizione è stata “poco opportuna”; sia dentro al partito dove la sua uscita è stata letta come una critica gratuita e ingenerosa al Governatore (leghista) Attilio Fontana che, insieme a tutta la giunta regionale, sta lavorando senza interruzioni di sorta per affrontare la delicata emergenza su scala regionale.

Ogni uscita un polverone

Una cosa è certa: non c’è uscita di Rogora che passi sotto silenzio. Dai cambi di viabilità, alle multe, alle dichiarazioni sulla sicurezza, fino alla più recente presa di posizione contro i ristoranti cinesi e a favore della cucina Made in Italy. Quello alla Sicurezza è un assessore che fa discutere. E che divide l’opinione pubblica e la politica. Anche questa volta, tanto che proprio in Lega c’è chi commenta così la questione: «Questa volta Massimo Rogora ha espresso posizioni anche condivisibili. Discuterlo per quanto dichiarato oggi mi sembra assurdo. Avrei capito di più le critiche sul suo mandato da assessore in generale».

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