Busto sfiora 84mila abitanti: 39 centenari (solo 3 uomini), stranieri al 10% ma in calo

BUSTO ARSIZIO – Sono 83.930 i residenti in città al 31 dicembre 2023, in aumento di 338 unità rispetto all’anno precedente. E Busto Arsizio si conferma la prima città non capoluogo della Lombardia, sesta in assoluto anche se con Como ormai è testa a testa. Lo rivelano i dati dell’Anagrafe, elaborati dall’ufficio statistica di palazzo Gilardoni, a consuntivo dell’anno appena andato in archivio. Spicca il sensibile calo dei residenti stranieri, 669 in meno: rappresentano comunque il 10% della popolazione (8.442 in tutto).

Meno di un nato al giorno

Un anno fa, il 31 dicembre 2022, i residenti a Busto Arsizio erano 83.592. Dodici mesi dopo sono 83.930, di cui 43.427 femmine e 40.503 maschi. Leggermente in calo sia le nascite (21 in meno rispetto al 2022) sia i decessi (54 in meno), pur con una sproporzione sempre importante tra i 299 nuovi nati e i 709 morti. E rimane forte il turnover della popolazione residente: nel corso dell’anno appena terminato si sono registrate 3278 immigrazioni (1685 uomini e 1593 donne), a fronte di 2497 emigrazioni (1233 maschi e 1264 femmine), con un saldo positivo di 781 unità.

Le centenarie

Ben 39 i centenari, di cui solo 3 uomini. La bustocca più anziana ha 106 anni di età. I più rappresentati sono i 58enni con 1432 persone, e in generale superano le mille unità le classi che vanno dai 43enni ai 68enni.

Gli stranieri

Più di mille gli albanesi che risiedono in città (1003 per l’esattezza): sono loro il gruppo etnico più numeroso sugli 8442 stranieri che vivono a Busto (3883 maschi e 4559 femmine), pari al 10,05% della popolazione. Le altre provenienze principali sono Romania (868), Marocco (709), Ecuador (661) e Perù (606), poi Ucraina (454), Cina (437), Pakistan (399), El Salvador (324), Tunisia (252) ed Egitto (238).

«Busto ancora attrattiva»

«Sono dati ancora provvisori, che verranno dettagliati più approfonditamente nei prossimi giorni – fa sapere l’assessore ai servizi demografici Mario Cislaghi – ma confermano il trend di crescita degli ultimi anni, a riprova dell’attrattività della città, saldamente al sesto posto nella classifica lombarda dei centri più popolosi». Tra l’altro, Busto, che quest’anno festeggia il 160esimo anniversario di elevazione a Città (il decreto del re Vittorio Emanuele II risale al 30 ottobre 1864), «è, tra le più popolose, la prima città non capoluogo».

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