Busto, Tari invariata a chi ospita i profughi ucraini. E arriva il disability manager

BUSTO ARSIZIO – La tariffa rifiuti sarà esentata ai rifugiati ucraini ospitati nelle famiglie bustocche: lo ha deciso la giunta Antonelli, accogliendo la proposta di modifica del regolamento Tari avanzata dall’assessore al bilancio Maurizio Artusa, che a questo punto dovrà essere approvata in consiglio comunale. È una delle delibere promosse nella seduta di giunta di ieri, 18 maggio.

Agevolazioni Tari ai profughi

Esclusivamente per l’anno 2022, saranno introdotte alcune modifiche al regolamento della Tassa rifiuti (TARI): sono alcune agevolazioni mirate a vantaggio dei cittadini che ospitano i profughi ucraini. Nello specifico, in caso di ospitalità di persone sfollate dall’Ucraina presso l’abitazione principale, il titolare dell’utenza non è tenuto a presentare la dichiarazione di variazione ed il tributo continuerà ad essere conteggiato in base al numero di occupanti risultante all’anagrafe comunale, mentre in caso di ospitalità di persone sfollate dall’Ucraina in un immobile di proprietà tenuto a disposizione degli ospiti, è prevista l’esenzione totale TARI per l’anno 2022 (parte fissa e parte variabile). L’esenzione sarà applicata d’ufficio, senza obbligo di comunicazione da parte dell’ospitante. Le variazioni sono retroattive: avranno efficacia dal 1° gennaio 2022. Il valore stimato delle agevolazioni è di 5.000 euro, a carico del bilancio comunale.

Bando per il Disability Manager

In seguito all’approvazione del Regolamento Comunale del Disability Manager, la giunta, su proposta dell’assessore all’inclusione sociale Reguzzoni, ha avviato le procedure per l’individuazione del Disability Manager, il cui ufficio avrà sede presso i Servizi Sociali in Via Roma. La giunta ha stabilito come compenso massimo a favore del Disability Manager l’importo di 20mila euro annui: l’affidamento avrà la durata di un anno con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno. «Il disability manager – spiega Reguzzoni – rappresenta una figura imparziale e terza che possa “monitorare” l’operato dell’amministrazione nel campo dell’accessibilità e della fruibilità nonché elaborare proposte per le scelte programmatiche e di pianificazione sui temi della disabilità».

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