BUSTO ARSIZIO – Caro-mensa, l’amministrazione comunale sceglie di non rispondere alle polemiche e convoca i rappresentanti dei genitori e i referenti mensa ad un incontro pubblico programma martedì prossimo, 23 aprile, alle 17.30 ai Molini Marzoli. Verrà spiegato che il Comune già si accolla una parte del costo del servizio e che non sono esclusi ritocchi (al ribasso) alle tariffe dopo l’approvazione del bilancio consuntivo.
Il silenzio del Palazzo
Mentre alle scuole di via Comerio di Sant’Anna lo sciopero della mensa arriva al secondo giorno, e mentre l’aumento di 50 centesimi del costo del buono pasto dal prossimo mese di settembre continua a far discutere nelle scuole di tutta la città, la linea di Palazzo Gilardoni è di mantenere la consegna del silenzio sulla vicenda, rimandando il confronto e i chiarimenti all’assemblea dei Molini Marzoli, della quale è stata data comunicazione nelle scorse ore a tutte le scuole cittadine. Questa la decisione presa di comune accordo tra il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana per evitare il botta e risposta a mezzo stampa sull’argomento.
Le indiscrezioni
Dai corridoi del palazzo intanto filtra che la spiegazione dell’aumento dei buoni pasto sarebbe legato all’esito della gara d’appalto per il servizio mensa, che dall’inizio dell’attuale anno scolastico avrebbe fatto lievitare il costo effettivo a quasi 6 euro e 50 a pasto. L’amministrazione quindi già si accolla una parte del costo del servizio rispetto ai 6 euro e 30 che vengono chiesti ai genitori, e non esclude nemmeno la possibilità di operare un ritocco delle tariffe in corso d’opera, prima dell’estate ma soprattutto dopo una prima verifica sui conti del Comune programmata per la fine di aprile, quando verrà approvato il bilancio consuntivo del 2023. Fin qui però sono solo voci di corridoio: sarà l’incontro di martedì 23 aprile a svelare ufficialmente la posizione dell’amministrazione e le eventuali aperture rispetto alle richieste dei genitori di contenere gli aumenti del costo dei pasti delle mense oppure di permettere ai bambini di portarsi il pasto da casa.