Caro-rifiuti a Cerro Maggiore, centrodestra ribatte alle proteste

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CERRO MAGGIORE – Brutta sorpresa per molti cittadini di Cerro Maggiore che in questi giorni hanno ricevuto i bollettini per pagare l’imposta comunale sui rifiuti (TARI): lamentano aumenti almeno di 10 euro per un servizio che sembra lo stesso del passato, nonostante le novità annunciate dall’amministrazione. Proteste e malumori sono stati subito cavalcati dall’opposizione di centrosinistra, cui ha replicato con una nota il centrodestra guidato dal sindaco Nuccia Berra. «Non siamo riusciti a mantenere le tariffe uguali allo scorso anno – ammette la maggioranza – ma abbiamo dovuto ritoccarle di un 7% medio». In ogni caso, sottolinea, le tariffe rimangono più basse di quelle in vigore nei comuni vicini.

La maggioranza: «Aumenti contenuti e in linea con altri comuni»

L’aumento, sostiene il centrodestra, «è stato contenuto grazie alla grande capacità e impegno che cerresi e cantalupesi hanno dimostrato nell’uso del nuovo bidoncino cippato (rifiuti vegetali riciclabili come combustibili, nda). Queste affermazioni sono supportate da fatti concreti e anche altri “comuni ricicloni”, come Rescaldina, hanno prodotto lo stesso risultato: un aumento della tariffa dovuto a fattori esterni non preventivabili e non gestibili». In effetti, a Rescaldina si è registrato un aumento medio del 6,9%, a fronte di un aumento del 7,3% a Cerro. Come si evince da una tabella di confronto allegata alla nota, a Cerro Maggiore il costo totale per abitante del servizio rifiuti (98,58 euro) è il più basso nel Legnanese, dove risulta altrimenti tra 108 (a Rescaldina) e 155,18 euro (a Legnano).

«Malcontento scoraggia raccolta e favorisce rincari»

La replica della coalizione che sostiene la giunta si sposta quindi sul piano politico, con toni molto accesi. «Alcuni miserrimi personaggi in cerca d’autore – si legge nella stessa nota – cercano di fomentare il malcontento per meri interessi personali, ottenendo un grave effetto di scoraggiamento, tale per cui diminuisce la raccolta, aumentano i rifiuti abbandonati e quindi creando i presupposti di un possibile aumento futuro della tariffa dei rifiuti. Non date  retta – è l’esortazione finale ai cittadini – a chi vuole distruggere o fomentare con cattiveria la disobbedienza, perché alla fine chi paga saremo sempre noi».

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