Caronno, aggredito ci rimette cellulare e portafoglio. Ma non fu rapina. “Era una ronda”

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CARONNO VARESINO – Aggredito a Caronno Varesino nel cuore della notte ci rimette cellulare e portafoglio. Ma non fu rapina. Il collegio del Tribunale di Varese presieduto dal giudice Andrea Crema ha infatti derubricato il capo di imputazione da rapina a violenza privata.

Da sei anni a cinque mesi

Inevitabile una sensibile riduzione della pena. Il pubblico ministero aveva chiesto 6 anni e 6 mesi per i due imputati. A carico dei quali il Tribunale ha invece pronunciato una condanna a 5 mesi. I due, 43 e 50 anni entrambi residenti a Caronno, entrambi con precedenti, sono stati immediatamente liberati.

Reato derubricato

Le manette erano scattato lo scorso merse di novembre. I carabinieri della stazione di Carnago li avevano rintracciato poco dopo l’aggressione ai danni di un 24enne avvenuta sempre a Caronno con la vittima picchiata e rapinata di cellulare e portafogli. Convalidato l’arresto per la coppia era stata disposta la custodia cautelare in carcere. I due imputati hanno spiegato che quella notte erano “di guardia” all’ingresso dell’abitazione di uno dei due. Una sorta di controllo di vicinato all’ennesima potenza visto che in zona erano stati consumati parecchi furti. La vittima avrebbe attirato la loro attenzione, aggirandosi alle 2 di notte, con conseguente aggressione.

Tornati liberi

Il giudice ha accolto la richiesta dei Fabrizio Busignani e Sergio Bernocchi derubricando il capo di imputazione. Avendo già scontato con la custodia cautelare in carcere la condanna a 5 mesi 43enne e 50enne sono tornati immediatamente in libertà. Vista la portata della richiesta dell’accusa è ipotizzabile che, viste le motivazioni, la Procura impugni la sentenza di primo grado in Appello.

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