L’ex municipio di Casorate prende forma. Il sindaco: «Pronto entro l’anno»

CASORATE SEMPIONE – Per il taglio del nastro si dovrà aspettare ancora un po’ di tempo: «Lo so», ammette il sindaco Dimitri Cassani. «Ma ci siamo quasi». Dita incrociate a Casorate Sempione. Ora che il centro è stato sgombrato dal cantiere che da (troppo) tempo viene etichettata come un’opera faticosa da terminare, ecco il nuovo obiettivo: «Avere l’ex municipio finito entro l’anno». Per poi concentrare tutte le energie sui primi mesi del 2023 e «per la prossima primavera» procedere col restyling di piazza Mazzini, su cui si affaccia la storica struttura.

«A un passo dalla fine»

Ieri, 7 dicembre, gli operai erano all’opera per montare le vetrate. E nel frattempo arrivano gli aggiornamenti del primo cittadino sullo stato dell’intervento. «In settimana aggiungeremo dei particolari di finitura, prima di Natale. Poi verranno realizzati gli ultimi scavi per il collegamento degli impianti, ovvero acqua e fognatura». L’auspicio, quindi, è che intervenga Enel «per la rimozione dei cavi in facciata, per consentirne la finitura, e di quelli di attraversamento della piazza». Un modo per dire che mancano gli ultimi dettagli. Dentro (dove è «quasi finito») mancano «l’ascensore – che già abbiamo – e il rivestimento della scala interna, spero riescano a fare anche la pavimentazione del piano terra e poi saremo veramente a un passo dalla consegna del fabbricato finito».

Tempi lunghi

Un’opera lunghissima, che è stato motivo di dibattito accesso in paese. «Questo progetto – non nega Cassani – è durato un’infinità di tempo: ha creato certamente disagio, specialmente ai negozianti che sulla piazza si affacciano. Posso solo scusarmi con loro e chiedere di avere ancora un po’ di pazienza, dovranno subire qualche ulteriore disagio l’anno prossimo, quando si effettuerà il rifacimento della piazza, ma alla fine, sono convinto, i loro sacrifici e quelli dei casoratesi saranno ripagati dalla restituzione di quest’angolo di centro storico riqualificato». Scadenze, dice il sindaco, che rispecchiano gli iter degli appalti pubblici: «Tempi dilatati all’ennesima potenza e spesso costi aumentati, anche se non è questo il nostro caso. Abbiamo monitorato e sollecitato quotidianamente tutti i soggetti coinvolti». Togliendosi anche un sassolino dalla scarpa: «In questi anni abbiamo affrontato sfide che altri hanno pensato bene di lasciare a chi veniva dopo, in tanti hanno speso fiumi di parole (e critiche), mentre noi abbiamo continuato a costruire il nostro puzzle».

Un edificio polivalente

Al fianco del sindaco, l’assessore Andrea Tomasini (Lavori Pubblici) ha seguito i lavori. «Il dato positivo – commenta – è che sarà un edificio polivalente, destinato a cambiare destinazione d’uso in base alle necessità di chi lo gestirà. Ogni amministrazione potrà sfruttarlo a suo piacimento per mostre, per gli uffici e per tutte le attività». Si tratta di «un bel recupero, una struttura moderna che però manterrà anche una connotazione tradizionale. E da punto di vista sismico è totalmente adeguato alle normative attuali».

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