Gallarate-T2, Casorate verso la conferenza servizi. Tomasini: «Troppe aspettative»

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CASORATE SEMPIONE – Un nuovo tavolo di lavoro, ma stesse preoccupazioni. Casorate Sempione è tornata in Commissione Mista, ieri 24 marzo, per discutere il futuro dei suoi boschi, visto che circa il 90% del verde intorno rischia di essere sacrificato dalla nuova ferrovia Gallarate-Malpensa T2. Al centro della discussione, la prossima conferenza servizi per il perfezionamento dell’intesa Stato-Regione sulle aree demaniali. Appuntamento che ha richiesto un incontro per «fare il punto della situazione e analizzare i vari passaggi da discutere», ha precisato l’assessore all’Urbanistica, Andrea Tomasini, confermando le intenzioni della maggioranza. Che poi sono le stesse dell’opposizione di Casorate Aperta. Come ha specificato Daniele Porrini, rappresentante del comitato “Salviamo la brughiera” e commissario scelto dalla minoranza: «Condividiamo la posizione dell’amministrazione di ribadire le stesse considerazioni già espresse». Ovvero un parere negativo. Lo stesso che aveva spinto altri enti, come Enac e Regione Lombardia, a riaprire la conferenza servizi.

«Troppe aspettative sulla conferenza»

Presente al tavolo di lavoro anche Legambiente, che ha avanzato l’idea di chiamare in causa gli altri Comuni coinvolti, come Somma Lombardo e Cardano al Campo. Proposta ben accolta dalla maggioranza. Nel frattempo, Tomasini ha colto l’occasione per sottolineare alcuni aspetti in vista della conferenza servizi. Su tutti, il fatto che «si tratta di un procedimento molto tecnico. E ora rilasceremo un parere con l’ausilio dei professionisti, che ci stanno dando consulenza». In questo senso, spicca l’unica novità, ovvero la richiesta da parte di Enac «di fare la riunione tutti insieme, in conferenza, per valutare meglio come superare il voto contrario di Casorate». Ma aldilà degli step burocratici, ciò che conta è la posizione, ferma, dell’amministrazione: «Non ci sposteremo dal tenore che abbiamo tenuto finora: la linea guida resta quella tenuta in passato», ovvero un no netto al progetto. Anche se il vero punto di svolta sarà la decisione del Tar dell’11 maggio, ha aggiunto l’assessore, «dal mio punto di vista questa conferenza è stata caricata di aspettative: è un incontro tecnico e secondario rispetto al procedimento».
In ogni caso, martedì 30 novembre si riunirà il consiglio comunale a Casorate e «se ci fossero novità le riferiremo nelle comunicazioni». Un modo per dire che «la nostra volontà è condividere sempre gli sviluppi su questo tema, senza ostacolare».

La posizione della minoranza

Dal fronte opposizione, la linea di pensiero è la stessa. «Come ha ricordato Tomasini – ha spiegato Porrini – sono aperti tre ricorsi al Tar contro il progetto ferroviario: di Parco Ticino e Legambiente, oltre a quello congiunto di Cardano e Casorate». Motivo per cui, ha aggiunto, «una diversa espressione depotenzierebbe e risulterebbe contraddittoria alle argomentazioni avverse al progetto». Da qui, alcune richieste da inserire in premessa alle osservazioni che verranno trasmesse al Ministero dei trasporti. Intanto che «si motivi la “ratio” di questa procedura, che si sta perfezionando a valle del provvedimento ragionale Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale, ndr). Provvedimento che dà già per acquisita l’intesa Stato-Regione, mentre con tutta evidenza così non appare». Ma anche che «sia inserita la richiesta di sospensione della procedura per attendere l’esito del Tar Lombardia sui ricorsi» e che «si chiarisca come si relazionerà il provvedimento che il Mit assumerà a conclusione della procedura in atto rispetto al provvedimento Paur».

Gallarate-T2 Malpensa, Casorate valuta la sospensiva. Minoranza per il piano d’area

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