«La maggioranza gestisce Cassano come una proprietà privata». Lega all’attacco

CASSANO MAGNAGO – La tangenziale e gli allacci alla fognatura, i bilanci del post Giro d’Italia e il sempre discusso tema delle alluvioni. La Lega di Cassano Magnago attacca l’amministrazione comunale a 360 gradi. Anche sui metodi: «Si offendono perché li abbiamo definiti autocrati», si legge in una nota diffusa dal segretario cittadino del Carroccio, Giorgio Gabbiani. «Ma continuano a dimostrare di esserlo».

Il “Metodo Cassano”

A scatenare la Lega, il fatto che «ancora una volta informano prima la stampa, poi convocano la Commissione Bilancio». E ora si dice «stanca di questo modo di amministrare, chiuso nel palazzo come roccaforte del loro potere». L’attacco: «Governare democraticamente non è gestire la comunità come fosse una proprietà privata. È il “Metodo Cassano“: io comando e gli altri subiscono, io sono quello che sa e gli altri non capiscono niente, io faccio annunci e intanto tiro avanti». Quindi l’analisi del segretario di sezione sulla gestione degli ultimi tredici anni di amministrazioni civiche: «Non troviamo un’opera pubblica d’infrastruttura che rimanga per il futuro della città a beneficio dei cittadini».

La tangenziale

L’esempio «più lampante», prosegue Gabbiani, è la tangenziale di Cassano: «La gestazione del progetto si trascina da più di dieci anni e ultimamente abbiamo anche rischiato di perdere i finanziamenti». Questo per «mancanza di programmazione e per incapacità gestionale. A causa di questi ritardi, ora i cittadini saranno costretti a subire anche i pesanti aumenti di costi». L’unico tratto a essere stato realizzato «ricordiamo che è quello fatto dall’amministrazione della Lega con il sindaco Aldo Morniroli».

Fogne, Giro d’Italia, rischio alluvioni

Poi si concentrano su altri questioni, «rileggendo gli atti delle amministrazioni passate». Il risultato, dice Gabbiani, è che «rileviamo solo un lavoro di marketing elettorale che ha reso molto bene alle urne. Lasciando però molto poco di tangibile». Come per il «40% della popolazione che è carente di allacci alla fognatura, una vergogna il solo pensiero. E si potrebbe proseguire con un lungo elenco di promesse non mantenute». Poi si sposta sul Giro d’Italia – «ben venga» – con un focus sul bilancio «che lascia più ombre che certezze». Quindi l’approvazione della variante al Pgt «che definisce, ad esempio, l’area storica di San Giulio un “zona rossa R4 ad alto rischio alluvioni”, omettendo di informare i residenti che le loro abitazioni saranno pesantemente deprezzate». In sintesi, per il Carroccio «le cose devono cambiare».

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