Cassano, il sindaco di Cairate: «Basta fango su Sieco. La società ora è sana»

CASSANO MAGNAGO – «Basta fango su Sieco. Abbiamo superato le criticità della precedente gestione e ora siamo una società solida, ben governata e soprattutto con tutti gli organi di controlli attivi e che funzionano». E il passivo da oltre 6 milioni di euro? «E’ il dato consolidato al 31 dicembre 2022 che non tiene conto della situazione economica finanziaria che riporta tutta una serie di entrate. Insomma, i bilanci vanno letti fin nei dettagli». Chi parla «a nome di tutti i soci» (tiene a precisare) è Anna Pugliese, sindaco di Cairate (Comune socio di Sieco) e presidente dell’Ufficio di coordinamento della società. Una voce che mette sul tavolo anche le proprie competenze professionali.

Primo bilancio sano

«Fermarsi al dato del meno 6 milioni è un errore», spiega Anna Pugliese che aggiunge: «La società è sana e, finalmente, solida». Partiamo proprio dal meno 6 milioni, che non sono mica bruscolini. “Com’è possibile – chiediamo – che a fronte di questo “meno” importante si possa parlare di società in salute?”.

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Anna Pugliese

«Il passato e le criticità che abbiamo ereditato non si cancellano, semmai si gestiscono – continua il sindaco socio – In quei 6 milioni ci sono tutta una serie di indicatori. Ad esempio i debiti di banche per anticipazioni sulle fatture emesse ai clienti. I numeri? Quasi 2 milioni su 2milioni e 270mila sono stati già pagati». E ancora, una parte di passivo è dovuto all’incremento dei costi e quindi dei ricavi che «sono aumentati di circa 2 milioni rispetto all’esercizio precedente. Oltre al fatto che le fatture emesse a fine anno vanno a gravare sul passivo, poiché vengono riscosse nel corso dei mesi successivi e quindi il consolidato si avrà nel prossimo documento finanziario. Vanno poi considerati i crediti che vantiamo nei confronti dei Comuni soci e che sono entrati nel primo semestre 2023. Crediti che rispetto al 2022 sono aumentati passando da 3milioni e 500mila a 5 milioni e 300mila».

I conti tornano

Pugliese tira le somma: «Se non si considerano le entrate che di fatto vanno a colmare il debito, quel meno 6 milioni fa tremare le vene ai polsi. In realtà (e nell’articolo di Malpensa 24 era ben specificato) il saldo complessivo segna il segno più. «Un utile che sarebbe maggiore se non ci fosse l’ultimo step per azzerare i crediti non esigibili». Già perché dall’affaire Sieco la società ha dovuto lavorare per erodere la cifra dei crediti non più esigibili creata dalla gestione Tari nel solo Comune di Cassano. Una cifra da 1 milione 200 mila euro. Soldi non più recuperabili per tutta una serie di motivi. Cifra che in 3 anni è stata abbattuta con la creazione di un fondo ad hoc di cui c’è traccia nel bilancio».

cassano sieco bilancio – MALPENSA24