Castellanza, approvato piano dell’Azienda di Valle: «Noi leader nei servizi sociali»

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CASTELLANZA – Sono stati 5 anni di difficoltà e criticità, ma l’Azienda Consortile Medio Olona si è rafforzata e strutturata sempre di più, diventando un punto fermo per tutto il territorio della Valle Olona. E al concludersi del suo primo mandato, l’amministrazione di Castellanza di Partecipiamo si conferma capofila in tema dei Servizi sociali. «Non è stato semplice – spiega il sindaco Mirella Cerini – ma sono soddisfatta del percorso portato avanti in questi cinque anni».

Approvato il bilancio

Durante l’ultimo consiglio comunale di Castellanza è stato approvato il piano programma e del bilancio preventivo dell’Azienda Consortile è stata l’occasione per fare un bilancio delle attività portate avanti dall’attuale amministrazione di Castellanza in questi  cinque anni, attività che hanno portato il comune di Castellanza ad assumere  nuovamente un ruolo centrale nel territorio  della Valle Olona in tema di servizi sociali e che hanno ancora una volta evidenziato la necessità di una stretta collaborazione tra le amministrazioni del territorio nella programmazione e gestione dei servizi.

Problemi “ereditati”

Quando si è insediata l’attuale Amministrazione, a giugno 2016, il comune di Castellanza aveva in sospeso, la stipula di una convenzione che doveva regolamentare l’uscita dall’Azienda Consortile.

«Grazie al confronto con l’assessore ai Servizi Sociali uscente, Matteo Sommaruga – ha dichiarato Cristina Borroni, vice sindaco e assessore alle Politiche sociali di Castellanza – che ringrazio per la disponibilità, abbiamo potuto renderci conto da subito di quali fossero le difficoltà e le criticità che avevano portato ad una scelta così drastica, dopo essere stato il comune promotore della nascita dell’Azienda».

Una situazione difficile

La situazione di allora dell’azienda era davvero molto complicata: da tempo mancava un direttore. Vi era un problema di sovrapposizione della rappresentanza politica, per il fatto che sia l’assemblea dei Soci che il consiglio d’amministrazione prevedevano la presenza degli amministratori, rispettivamente dei sindaci e degli assessori ai servizi sociali. Il personale era ridotto all’osso, essendo presenti soltanto un’amministrativa e un assistente sociale.

«Condividendo in pieno le motivazioni che avevano portato alla scelta di uscire – continuano da Palazzo Brambilla – è stata avviata una fitta interlocuzione con tutti gli amministratori dell’ambito per cercare le soluzioni ai diversi problemi e mettere l’azienda nelle condizioni di poter funzionare».

Collaborazione stretta

Ad aprile 2017 viene assunto, con bando di concorso, un direttore e nel dicembre 2017 il sindaco, Mirella Cerini, viene eletta presidente dell’Assemblea dei Soci. «Da quel momento abbiamo lavorato per il consolidamento dell’Azienda che ad oggi ha tutte le caratteristiche per portare avanti gli obiettivi dei comuni fondatori: superare la frammentazione e razionalizzare l’offerta dei servizi alla persona e garantire l’universalità di accesso, sia ai servizi che alle informazioni, a tutti i cittadini dell’ambito di Castellanza».

A maggio 2020 è stato assunto l’attuale direttore, Anna Ronchi, a cui verrà incrementato nel corso di quest’anno l’orario settimanale, in prospettiva di una gestione diretta della contabilità e del bilancio, e in questi giorni l’Azienda ha provveduto all’’assunzione di un coordinatore, fondamentale per lo sviluppo del ruolo di gestione dei servizi.

Un punto fermo

«Non è stato semplice – conclude Cerini – ma sono soddisfatta del percorso portato avanti in questi cinque anni, grazie anche alla collaborazione con gli amministratori dei Comuni soci dell’azienda che hanno condiviso gli intenti. L’Azienda Consortile Medio Olona ora ha tutte le caratteristiche per poter essere una risorsa preziosa per i nostri territori. Mi aspetto che continui a garantire ai nostri cittadini servizi di qualità e che assuma un ruolo attivo nella ricerca di risorse e nella definizione di progettualità innovative che rispondano ai bisogni emergenti nei nostri territori».

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