Tragedia di Castellanza: ci sono tre indagati per la morte del giovane Niang

CASTELLANZA – Tragedia di Castellanza: ci sono tre indagati per la morte del giovanissimo Niang. Si tratta dei titolari delle tre aziende che afferiscono alla vasca di depurazione dentro la quale il 15enne residente a Castellanza è caduto domenica 17 ottobre nel tentativo di recuperare un pallone.

Indagati tre imprenditori

L’iscrizione dei tre imprenditori nel registro degli indagati da parte del pubblico ministero di Busto Arsizio Carlo Alberto Lafiandra si tratta di un atto dovuto. Il 15enne è scivolato accidentalmente dentro la vasca profonda circa 5 metri. Su questo non ci sono dubbi. L’autorità giudiziaria già dalla serata di domenica aveva però sequestrato l’area di depurazione di via Isonzo dove si è consumato il dramma. Davanti ad un fatto tanto enorme gli inquirenti non vogliono trascurare alcun dettaglio. Il sequestro è mirato a verificare il rispetto di tutte le misure di sicurezza per l’accesso all’area e alla vasca. Saranno quindi eseguiti sopralluoghi e perizie. L’iscrizione è a tutela degli stessi indagati che potranno così nominare i propri consulenti. Lo stesso vale per l’autopsia che sarà eseguita sul corpo del 15enne.

Atto dovuto in vista degli accertamenti

L’accaduto è sconcertante nella sua semplicità. Il 15enne, con la madre e i fratelli, era andato a trovare un amico di famiglia che, facendo il custode per una delle ditte del comparto produttivo, vive nella palazzina aziendale con la famiglia. Niang, con gli amici, è uscito in una domenica di sole a giocare a pallone. La palla è finita nella vasca e l’adolescente è scivolato nel tentativo di recuperarla.

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