Cattaneo e Noi con l’Italia bussano a Fratelli d’Italia: pronti a salire sul carro

VARESE – «E già, adesso siamo tutti fratelli». La battuta arriva a bruciapelo. E il commento è riferito alla notizia che gira da qualche giorno, ma che ha trovato conferma negli ambienti varesini del partito della Meloni solo nel fine settimana. Ovvero, in vista delle Regionali, pare che l’assessore all’Ambiente uscente Raffaele Cattaneo (nella foto sopra) abbia avuto un summit con i vertici lombardi di Fratelli d’Italia. Argomento: la (sua) disponibilità a candidarsi con i meloniani e a traghettare Noi con l’Italia nell’orbita della realtà leader del centrodestra. Operazione che potrebbe valere l’assessorato alla Sanità.

Non è fantapolitica

Sembra, ma non è fantapolitica. Del resto se ci si ferma a riflettere, Raffaele Cattaneo, esponente di spicco della giunta Fontana e che nel Varesotto può portare come risultato la storica balneabilità del lago di Varese, oggi come oggi non ha “un treno” sicuro sul quale viaggiare. Il suo partito, Noi con l’Italia, non naviga in buone acque in termini percentuali. Alle ultime politiche, a livello nazionale, non ha toccato l’1% e nelle amministrative dei grandi comuni del Varesotto (anno 2021) il brand non ha strabiliato. Certo Cattaneo può portare in dote i 2.400 e rotti voti di preferenza di cinque anni fa. Qualcuno dice meno, ma qualcun altro (dentro al partito) sostiene il contrario: «Con Cattaneo e Noi con l’Italia potrebbe anche scattare il terzo consigliere regionale in provincia di Varese».

Decide Giorgia?

Sulla questione, va detto, non è stata presa alcuna decisione. Lo si farà nei prossimi giorni ed è probabile che la scelta definitiva passi più da Roma e direttamente da Giorgia Meloni piuttosto che da Milano. In considerazione anche del fatto che nella Capitale, Raffaele Fitto sta facendo da traghettatore con chi dai partiti vicini ai Fratelli vuole salire sul carro.

Fratelli in agitazione

Ma qui in provincia di Varese più che i numeri conta la storia. E quella politica di Raffaele Cattaneo è tutta nel centrodestra, ma per nulla a destra. Tanto che la possibilità di “stringersi” per fare spazio all’assessore sta agitando l’intero partito da nord a sud del Varesotto. Se si esclude chi vorrebbe diventare “fratello d’adozione”, infatti, il match per entrare in lista è di quelli tosti e tutto da seguire. Innanzi tutti ci sono più nomi che posti: sono una decina i papabili. Quali?

I papabili candidati

Partiamo dai Fratelli della prima ora. Anzi, da chi c’era già prima ancora dell’alba meloniana. E qui ci sono quattro nomi: Giuseppe De Bernardi Martignoni, attuale presidente del consiglio a Gallarate, già assessore provinciale e punto di riferimento sul territorio di Ignazio La Russa (insieme nella foto). Alle ultime politiche ha fatto il “gregario” fuori lista per Francesca Caruso, candidata al Senato e che ha sfiorato l’elezione. Francesco Checco Lattuada, bustocco e deus ex machina dell’elezione a sindaco di Emanuele Antonelli con la civica (ormai affogata nei Fratelli ) Busto Grande. Per Lattuada sarebbe la seconda candidatura consecutiva alle regionali dopo quella del 2018 (279 preferenze). Salvatore Giordano, consigliere comunale a Palazzo Estense e a lungo punto di riferimento del partito nel capoluogo prima degli screzi che l’hanno un po’ messo in disparte, al punto che qualcuno ha pure sussurrato di un suo avvicinamento (solo indiscrezioni per carità) a Italexit. E infine Luciano Lista, consigliere comunale a Cislago, fondatore del circolo a Castellanza, ex assessore a Busto Arsizio e con un bacino di voti trasversale.

Oltre a questi ci sarebbero il referente del circolo di Somma Daniele Consonni; l’ex sindaco di Solbiate Olona Luigi Melis; il consigliere comunale di Cassano Edoardo Franchin, che ha dalla sua gran parte dell’attuale maggioranza e l’outsider Luigi Zocchi, l’uomo di Federfarma in provincia di Varese e vicino al “Repubblicano” Mario Mantovani.

Le quote rosa

Fondamentali. Tra queste c’è Francesca Caruso. L’assessore gallaratese non dovrebbe avere problemi a trovare un posto in lista: da un lato il risultato delle ultime politiche e dall’altro la quota rosa sono due dettagli non da poco. Ma non sarà l’unica. Pronte in rampa di lancio anche Sarah Carlini, consigliere comunale di Vergiate e Paola Lanza di Ispra.