Il lago di Varese è guarito. Cattaneo: «Tutto balneabile dall’anno prossimo»

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Raffaele Cattaneo

VARESE – Il lago di Varese è guarito, ma il processo di risanamento e riqualificazione delle acque non si ferma. Però c’è un primo complessivo traguardo messo a segno dopo la storica ma sperimentale balneazione: dal prossimo anno si potrà fare il bagno ovunque. Tranne in quelle aree in cui i divieti non sono legati alla qualità dell’acqua, ma ad altri fattori. Ad esempio nelle zone archeologiche e quelle di pregio ambientale.

A fare il punto della situazione del lungo processo di risanamento portato avanti da Regione Lombardia, in collaborazione con le istituzioni sanitarie provinciale (Ats, Arpa), Alfa, Provincia di Varese e i Comuni lacuali, associazioni ambientaliste e dei pescatori, è stato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo. Un check avvenuto nella sala Campiotti di Camera di Commercio (componente dell’Accordo quadro) dove questa mattina (mercoledì 26 ottobre) si è riunito il tavolo dell’Aqst per fissare il lavoro fatto, “varare” la totale balneabilità del lago e ragionare sulle azioni future da portare avanti.

Lago tutto balneabile

«Tutti i dati monitorati sono largamente al di sotto dei limiti, dalle 5 alle 10 volte dei parametri di leggi – ha spiegato l’assessore Cattaneo – e in molti casi addirittura più bassi rispetto all’andamento storico degli ultimi anni. Questo sia per i rilievi fatti da Ats, sia per quelli di Arpa. Non abbiamo forzato la mano, ma il lavoro che abbiamo condotto ci porta a fare un salto di qualità: ovvero estendere la balneazione a tutto il lago di Varese».

I cantieri sul sistema fognario

«Abbiamo poi fatto il punto sugli interventi che Alfa sta portando avanti lungo tutto il sistema fognario attorno al lago – ha proseguito Cattaneo – e tutti i dieci interventi avviati verranno conclusi entro il 2022. Mentre entro la fine del 2023 si porteranno a termini altri 10 di progetti di risanamento».

Il futuro

L’assessore ha poi puntualizzato alcune curiosità, quali ad esempio i 31 gradi raggiunti nel mese di luglio dall’acqua a un metro di profondità («anche il nostro lago è testimone del cambiamento climatico»); e ha dato la buona notizia che l’ultima fioritura algale si è registrata nelle primavera scorsa, «nonostante le condizioni climatiche favorevoli» e tracciato le linee future.

«Siamo in chiusura di mandato in Regione – ha detto – ma il processo non si ferma. I prossimi obiettivi sono il riequilibrio della fauna ittica troppo sbilanciata a favore delle specie invasive; l’attività di informazione e sensibilizzazione per conoscere meglio il lavoro fatto ma anche l’ambiente lacustre e la promozione e la valorizzazione delle sponde nell’ottica di un turismo ecosostenibile».