Cattaneo: «Nel centrodestra nessun passo indietro. Allora facciamo le primarie»

raffaele cattaneo

VARESE – La situazione delle candidature a sindaco nel centrodestra assomiglia al cubo di Rubik, con tutte le facciate già sistemate, ma ancora un unico tassello da mettere a posto: la candidatura richiesta da Forza Italia. Con la consapevolezza che per risolvere il rompicapo si debba correre il rischio di rimettere tutto in discussione. Con esiti al momento non del tutto prevedibili.

Non serve far volare le sedie

A chiedere che la coalizione sia più bilanciata al centro, oltre a Forza Italia, c’è anche l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, punto di riferimento di Noi con l’Italia. «Lo dice il nome stesso della coalizione. Siamo di centro – destra. Quindi anche di centro e non possiamo presentarci al nostro elettorato con 3 candidati di destra».

Cattaneo, per uscire dall’impasse, dà forza all’ipotesi primarie. «Ricordo che cinque anni fa a Busto venne utilizzato questo metodo dopo che volarono le sedie e per uscire da impasse che ha molte similitudine con l’attuale situazione. Questa volta le sedie non sono ancora volate e non credo si che si arriverà a quel punto. Però sul tavolo c’è un tema politico che va affrontato».

A Busto primarie sì

A Busto prima che altrove. «Ma perché qui – spiega Cattaneo – la situazione è cambiata rispetto a cinque anni fa. Perché è vero che Emanuele Antonelli è un sindaco uscente, ma la sua candidatura era civica. E la scelta di partito che ha fatto il sindaco di Busto ha cambiato le carte in tavola e sbilanciato a destra la coalizione. Insomma il problema politico c’è». E aggiunge: «Questa è una posizione che non ha nulla di personale. Anzi, stimo il sindaco di Busto, con il quale ho lavorato molto bene anche sulla questione Accam ad esempio. Però non posso negare che uscite del tipo “O mi candidate o vado da solo per far perdere il centrodestra” e “o con me al primo turno o niente accordi sul ballottaggio” non contribuiscono a rasserenare il clima dentro la coalizione”.

A Gallarate primarie “nì”. E a Varese no

Primarie a Busto e quindi anche a Gallarate e Varese? «Legittimo chiederlo – continua Cattaneo – ma teniamo presente che Andrea Cassani era della Lega ed è della Lega. E che a Varese c’è Roberto Maroni, un profilo politico di alto livello, condiviso da tutti e che, francamente, esclude le primarie. Non vede, infatti, chi si possa candidare “contro” Maroni».

Le elezioni si vincono al centro

C’è anche l’ipotesi di candidature distinte al primo turno. «Vero – spiega Cattaneo – perché per le forze di centro il tema di non perdere il proprio elettorato è sentito ed è reale. Ma tutti, non solo noi moderati, dobbiamo riflettere sul fatto che, storicamente, il ballottaggio non ha mai premiato la nostra coalizione. Insomma stiamo attenti, perché a dividerci siamo bravissimi, ma Luino insegna. E non credo che nel centrodestra ci sia chi vuole perdere le elezioni e il governo della Provincia».

Partita apertissima

Cattaneo poi guarda ai plus che in questo momento il centrodestra condivide: «Tutti i partiti dell’alleanza vogliono l’unità. E questo è stato ribadito anche nel summit di sabato scorso. Credo che tutti i referenti provinciali stiano lavorando in questa direzione. Perciò dico che le primarie sono un’ipotesi, ma non è detto che siano l’unica strada possibile».

Gli altri nodi da sciogliere

Insomma, l’ultimo summit del centrodestra provinciale ha prodotto una fumata nera. Nemmeno grigia. Poiché nessuno si è spostato di una virgola dalle posizioni d’ingresso. Anzi, c’è chi ha messo sul tavolo altri distinguo al di là delle candidature a sindaco. Ad esempio la composizione delle liste. Con la richiesta che le civiche, soprattutto a Varese, siano davvero civiche. E quindi niente giochetti al traino del candidato designato. Ovvero Maroni e la sua lista. Pare, infatti, che non sia mancato chi ha storto il naso davanti alla possibilità di vedere nella compagine che porta il nome del candidato, esponenti di Lombardia ideale (declinati nella Città Giardino sotto la bandiera di Varese Ideale), ma neppure il blocco degli orrigoniani. Ma tutto ciò, rispetto ai candidati sindaco, sono al momento sfumature di nero.