M24 TV – Samarate e Cavaria: sindaci uniti nell’emergenza profughi dall’Ucraina

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LONATE POZZOLO – «Mi hanno colpito i loro occhi». Le immagini della guerra in Ucraina non hanno di certo lasciato indifferenti. La provincia di Varese ha voluto fare la sua parte, posizionandosi in prima linea. E fra i protagonisti dell’emergenza profughi, ci sono anche i sindaci di Cavaria con Premezzo, Franco Zeni, e il collega di Samarate, Enrico Puricelli. Il primo, che una sera ha deciso di partire alla volta del confine tra Romania e Ucraina per recuperare alcune persone in fuga dalle bombe. Il secondo, alla guida di una città che è diventata simbolo dell’accoglienza. Hanno raccontato le loro esperienze negli studi di Malpensa24 Web Tv.

Il viaggio e l’accoglienza

Il viaggio: 3.600 chilometri tra andata e ritorno, per una tre giorni lungo le strade dell’est Europa. Da Cavaria con Premezzo, il primo cittadino ha risposto alle richieste d’aiuto di una concittadina di origine ucraina, attraversando Slovenia, Ungheria e Romania fino al confine. È bastato un semplice: «Va bene, partiamo». Che si è poi trasformato in un’esperienza fra pernottamenti in alberghi con quasi solo profughi come ospiti e attese ai noti check-point sulla frontiera, scoprendo i meccanismi e le difficili condizioni di un popolo in fuga. Al ritorno, l’accoglienza. Di cui Samarate è diventato un simbolo, aprendo le porte a circa 80 profughi che la scorsa settimana sono arrivati in piazza Italia. «Li aspettavamo con ansia», ricorda Puricelli. «Sono rimasto impressionato: avevano il sorriso, ma nei loro occhi si vedeva la paura».

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