Ceccuzzi: «Negozi chiusi il giovedì sera? Falso problema. Conta che Busto sia viva»

Nel riquadro, Alessandra Ceccuzzi

BUSTO ARSIZIO – Giovedì sera dello shopping in crisi? Per Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato commercianti centro cittadino, «è un falso problema» quello posto dall’ex consigliere Livio Pinciroli. «Lavorano bar, gelaterie e pubblici esercizi, e va benissimo così, perché c’è in giro tanta gente – sostiene Ceccuzzi – il fatto che i negozi non siano aperti è un problema molto marginale, è una scelta che spetta ad ogni singolo commerciante. L’unico appunto che mi sento di ribadire ai miei colleghi è quello di tenere sempre accese le vetrine, anche se rimangono chiusi».

«Negozi chiusi? Ci sta»

«Più eventi per tenere aperti i negozi? Non aprirebbero lo stesso». Alessandra Ceccuzzi “smonta” la teoria di Livio Pinciroli. «Io stessa non apro al giovedì sera – rivela la titolare della gioielleria di famiglia di piazza San Giovanni – rimango qui con le vetrine accese e i cancelli aperti, ma so che nessuno entrerebbe a comprare da me. Può stare aperto chi ha abbastanza personale e chi vende prodotti di un target che si presta ad acquisti d’impulso. Ci sta che molti negozi scelgano di non restare aperti. E non è che nelle altre città a noi vicine le aperture serali funzionano meglio che da noi».

I “nuovi” giovedì sera

Per la presidente dei commercianti del centro è un trend che non si può arrestare: «Il mondo è cambiato rispetto a quando sono nati i giovedì sera – afferma – allora i negozi stavano tutti aperti perché c’erano gli orari fissi e l’apertura straordinaria serale era una cosa innovativa ed era l’unica finestra per lavorare fuori orario, oggi invece le persone possono fare i loro acquisti a qualsiasi ora del giorno e della notte, e non hanno di certo bisogno del giovedì sera. Così questo evento si è trasformato ed è diventato più un appuntamento per le uscite serali e per stimolare bar, ristoranti e intrattenimento, in una città che su questo fronte non ha mai brillato più di tanto, anche per sfatare la diceria della “città mortorio”. Fortunatamente adesso c’è in giro tanta gente in centro anche al venerdì e al sabato sera, e non è vero che sono solo ragazzini».

L’appello a Pinciroli

Ceccuzzi invita poi a non sottovalutare una motivazione più prosaicamente economica dietro alla scelta dei negozi di restare chiusi il giovedì sera: «Siamo in un momento in cui il commercio fatica perché i consumi sono stati erosi dagli aumenti delle bollette e dei mutui, e non è che ci sia in giro tutta questa capacità di spesa per fare shopping H24». Detto questo, la presidente del Comitato ci tiene a ricordare che «non è vero che a Busto non c’è niente, ci sono un sacco di iniziative, non solo il giovedì. Poi va detto che a Busto si fa fatica a fare eventi anche perché ci sono tanti residenti del centro che, non appena vola una mosca più del dovuto, iniziano a chiamare le forze dell’ordine per protestare contro il rumore. C’è un problema dii tolleranza nei confronti degli eventi e dei locali che fanno musica. Ma per fortuna gli eventi non mancano». Così, all’ex consigliere Pinciroli viene rivolto un appello: «Le porte del nostro direttivo sono aperte, e saremo lieti di accoglierlo per ascoltare le sue proposte per fare meglio per l’attrattività del nostro centro e dei nostri negozi».

busto arsizio giovedì shopping – MALPENSA24