BUSTO ARSIZIO – C’erano una volta i giovedì sera dello shopping? «Ormai rimangono aperti solo i bar e le catene di negozi di intimo. Gli altri negozi sono praticamente tutti chiusi». A denunciarlo è Livio Pinciroli, ex consigliere comunale e residente del centro storico di Busto Arsizio, di cui è un assiduo frequentatore. «Se vogliono rilanciare il commercio con i giovedì sera c’è bisogno di organizzare eventi che attirino le persone, ma soprattutto le famiglie. Altrimenti non ha senso per i negozianti rimanere aperti. E infatti rimangono chiusi».
La critica
Pinciroli giovedì sera, 15 giugno, si è fatto la sua abituale “vasca” in centro ma ha scoperto che la maggior parte delle attività commerciali hanno scelto di tenere le saracinesche abbassate. «È comprensibile che non aprano – sostiene l’ex consigliere comunale – l’unico evento in centro era il saggio dei bambini del karate, che ha richiamato più che altri i genitori di chi si esibiva, mentre per il resto c’erano in giro quasi solo ragazzini e giovani sotto i 20 anni che facevano la spola da un bar all’altro per passare il tempo. Ma se si vuole far uscire di casa le famiglie che poi vanno a fare acquisti nei negozi c’è bisogno di ben altro, servono attrazioni».
Circolo vizioso
Quello che intravede Livio Pinciroli è di fatto un circolo vizioso: «Se non ci sono eventi di richiamo le persone non escono, e se non c’è gente in giro i negozi, a parte le catene, non aprono perché non possono permettersi di perdere tempo inutilmente senza un ritorno. Ma se i negozi non aprono ci sarà ancora meno gente invogliata a uscire la sera. Se non si inverte questa tendenza non se ne esce». Eppure il calendario di Busto Estate offre numerose iniziative per sostenere la tradizione ormai trentennale del giovedì dello shopping in centro: «Bisogna fare di più per sostenere questa tradizione che rischia di andare scemando. Se il centro il giovedì sera è popolato solo di ragazzi annoiati non ci si può lamentare che i negozi rimangano chiusi. Solo con gli eventi e le attrazioni serali si può tornare a richiamare la gente in centro».