Centrale a biomassa a Luvinate: la legna del bosco scalderà Comune e scuola

LUVINATE – Il Comune risparmierà sui costi energetici e al tempo stesso si darà una nuova funzione al legno ricavato dai boschi del territorio. È il doppio effetto positivo che sarà innescato a Luvinate grazie alla realizzazione di una centrale a biomassa, che riscalderà i locali di Municipio e scuole. L’amministrazione ha ottenuto un finanziamento regionale per l’opera.

Circolo virtuoso con Asfo

L’idea della centrale si “incastra” perfettamente con un altro progetto attivo a Luvinate, l’Asfo Valli delle Sorgenti, che ha riunito i proprietari dei terreni situati sul territorio comunale. Tra i principali obiettivi dell’associazione fondiaria, i cui primi interventi partiranno in primavera, c’è la manutenzione programmata dei boschi, con attività di pulizia e taglio, e la conseguente attivazione della filiera del legno. Materiale che sarà utilizzato proprio per alimentare la centrale. Il Comune ha partecipato ad un bando di Regione Lombardia predisponendo il progetto per la realizzazione di una piccola centrale a biomassa legnosa destinata a fornire calore alla sede municipale e alle scuole e, in prospettiva, superando alcuni ostacoli burocratici, al centro sociale e alla scuola materna. Luvinate è uno dei cinque comuni vincitori del bando: ha ottenuto quasi 600mila euro.

Combustibile dal bosco

Il progetto viene descritto in modo approfondito nell’ultimo numero dei Quaderni di Luvinate, notiziario dell’amministrazione. Verranno avviati quindi un unico punto di produzione di calore alimentato da biomassa legnosa del Campo dei Fiori, di massima efficienza energetica e minimo impatto emissivo e una rete di teleriscaldamento che si dirama verso gli utilizzatori. Con I’entrata in funzione del nuovo impianto, verranno spenti i generatori a gas metano attualmente in uso dalle singole utenze. ll Comune realizzerà la centrale termica, mentre Asfo, che già ora è titolare della gestione di oltre 161 ettari di bosco, si è impegnata a fornire il combustibile necessario, ricavato direttamente dalla manutenzione dei boschi, che torneranno così ad avere una funzione economica e sociale.

Basse emissioni

La centrale sarà alimentata con cippato di legno. Da non confondere con il pellet, prodotto pressando trucioli e segatura, il cippato è legno “vergine” privo di contaminazioni, semplicemente ridotto a piccole scaglie e lasciato ad essiccare per un congruo periodo di tempo, poiché la quantità di umidità contenuta ne determina il potere calorifico. La combustione del cippato nelle moderne centrali consente l’emissione in atmosfera di bassissime quantità di anidride carbonica (CO2) e pressoché nulla di polveri sottili. Con un unico intervento, alimentato con un combustibile a km zero, si abbatteranno così i costi gestionali per la collettività e la diffusione di inquinanti in atmosfera, mettendo al riparo le strutture comunali da eventuali altre crisi energetiche.

Progetto Life Climate Positive

Intanto proseguono le attività dell’Asfo: si è tenuto a Padova il secondo incontro di Life Climate Positive, progetto europeo per migliorare la gestione forestale italiana per il carbonio e i servizi ecosistemici. Il Comune di Luvinate è tra gli enti capofila insieme a Regione Lombardia, attraverso l’esperienza dell’associazione fondiaria. Nelle prossime settimane il territorio ai piedi del Campo dei Fiori sarà oggetto di sopralluoghi da parte di Crea Foreste e Legno ed Etifor, con l’obiettivo di identificare gli interventi forestali (imboschimento, rimboschimento, rivegetazione, gestione forestale migliorata) che saranno condotti nel 2024. «Con l’attività della certificazione forestale e dell’assorbimento del carbonio guardiamo al futuro dei nostri boschi, provando a costruire, con i nostri partner nazionali, un modello davvero virtuoso per il futuro dei nostri boschi e delle comunità locali», commenta il sindaco e presidente di Asfo Valli delle Sorgenti Alessandro Boriani