BUSTO ARSIZIO – Qualche giorno fa erano accesi di giorno, ora sono spenti di sera. E il “salotto” del centro di Busto è completamente al buio. I lampioni “minimal” posizionati dal nuovo gestore dell’illuminazione pubblica A2A, proprio quelli che hanno sostituito gli storici pezzi di design firmati da Richino Castiglioni, ormai sembrano colpiti da una specie di maledizione. Fatto sta che stasera, 7 ottobre, nelle piazze principali del centro, San Giovanni, Santa Maria e Garibaldi, ma anche nella via Milano e in via Cavour, le luci comunali sono desolatamente spente, mentre sono regolarmente accese nel resto del centro. Che sia un’anteprima dell’austerity che ci toccherà per la crisi energetica?
Pinciroli tuona ancora
Ma Livio Pinciroli, l’ex consigliere comunale della Lega che per primo aveva denunciato, inascoltato, lo «scempio» della loro sostituzione, non ne lascia passare più una: «Una vergogna senza fine. Siamo passati da un centro con dei lampioni belli e funzionanti a un centro con i lampioni brutti e non funzionanti». Quegli stessi pali della luce, già definiti “stile Ikea”, per i quali la Soprintendenza delle Belle Arti si è “rimangiata” l’autorizzazione concessa, chiedendo all’amministrazione comunale di fare nuovamente spazio agli originali pezzi d’autore che il celebre architetto bustocco Richino Castiglioni aveva disegnato appositamente per la zona pedonale del centro storico e che nel frattempo sono stati rimossi.
Le motivazioni?
Va detto che, grazie alle luci delle vetrine e delle attività aperte, l’effetto scenografico e artistico dei lampioni spenti ha il suo perché. E farà la fortuna degli appassionati di fotografia. Ma se nei giorni scorsi A2A aveva spiegato tecnicamente i motivi per cui le lampade a Led sarebbero potute rimanere accese anche nelle ore diurne, ora non resta che attendere una motivazione tecnica per l’oscuramento del “salotto” di Busto in un venerdì sera di inizio autunno. Si tratterebbe di un problema alla cabina Enel, per risolvere il quale sono stati tempestivamente attivati i tecnici.