Il centrodestra in consiglio vota in “ordine sparso”. Coalizione spaccata o confusa?

VARESE – In quattro votazioni su cinque le minoranze non votano in maniera compatta. E tra queste, sul numero e i settori delle commissioni il Polo delle libertà (Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia e Popolo della Famiglia e civici) prende le distanze dall’astensione annunciata da Lega e Fratelli d’Italia e vota a favore con la maggioranza. Un segnale che da qui ai prossimi giorni si potrebbe tradurre in una presidenza di commissione, almeno così dicono i rumors.

Senza regia

Non si può non sottolineare la “schizofrenia” che ha portato il centrodestra a votare in maniera differente anche su: variazione di bilancio (contrari Lega, Polo delle libertà e Varese ideale; astenuti Fratelli d’Italia), revisione delle partecipazioni societarie possedute dal Comune (favorevoli Fratelli d’Italia; astenuti Lega, Polo delle libertà e Varese ideale) e debiti fuori bilancio (favorevoli Fratelli d’Italia e Polo delle libert; contrari Lega e Varese ideale). Ora, parlare di centrodestra spaccato per qualche esponente della coalizione è un’esagerazione. Anche perché quelli in discussioni non erano temi politicamente “vitali”. La realtà però dice che tra Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Varese ideale è in atto un “liberi tutti”. Non si potrebbe spiegare altrimenti questo andare “in ordine sparso”.

Che succede nel centrodestra varesino?

“Nulla di strano”, minimizzano più o meno tutti ufficialmente. Ma la politica, si sa, va letta anche tra le pieghe. Ed è qui che si colgono i segnali di una coalizione forse non più compatta come invece dovrebbe. La sconfitta elettorale poi, ancora troppo fresca,  non ha fatto altro che acuire le differenze. Che già c’erano. Ricomposte con la discesa in campo di Matteo Bianchi, ma forse (a questo punto) non del tutto guarite. Ferite, sulle quali brucia il sale dello scenario politico nazionale e romano, dove l’incertezza regna sovrana.

E’ tutto cambiato

Regna il silenzio tattico tra esponenti e consiglieri del centrodestra. Ma quando si spengono i microfoni, le letture politiche sulle votazioni in consiglio in ordine sparso non mancano. “Questa opposizione è differente da quella precedente – fa notare qualcuno – per via del fatto che oggi in consiglio tra i leghisti ci sono figure che hanno ruoli in Regione e in Parlamento. E già questo basta per aprire un canale di dialogo biunivoco. Insomma, l’azione dei consiglieri, ma anche l’approccio alle questioni saranno diversi».

E c’è chi invece punta il dito sui forzisti. «Lega e Fratelli d’Italia faranno la loro parte. Chi invece, in questo momento, ha un atteggiamento differente è Forza Italia o Polo delle libertà che sia. Atteggiamento in parte dovuto a quanto sta succedendo a Roma (sono loro che dialogano con Italia viva) e in parte perché, forse, pensano di ottenere qualche strapuntino. Però – avverte qualcuno – attenzione, che ha furia di tirare troppo la corda…”.

E non manca chi è convinto che questa confusione sia dettata anche «da chi ha ambizioni personali e intende coltivarle fin dall’inizio del mandato. E questo è evidente che innesca il tutti contro tutti».

Il precedente

Quale delle tre letture sia quella vera (forse tutte e tre messe insieme) è presto per dirlo. Di certo c’è anche chi fa notare che il centrodestra ha già mostrato segni di spaccatura al momento dell’elezioni del presidente del consiglio. Rimediata in extremis con un’astensione di tutte le anime di coalizione. E chi invita a guardare non solo a Palazzo Estense, ma anche a quanto accadrà a Villa Recalcati, dove in vista delle prossime elezioni i moderati di centrodestra hanno già messo in evidenza il “taglio” dei Fratelli d’Italia, che corrono con una lista propria. Insomma, in attesa della piega degli eventi romani, anche a Varese tira aria di riposizionamento politico.

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