Clima che cambia e boschi da difendere: 29 interventi nelle Valli del Verbano

Il verde dei boschi delle Valli del Verbano

LUINO – 29 azioni previste in un totale di 26 comuni, da qui al 2026, su un territorio di circa 13.800 ettari, di cui 10mila coperti da boschi (il 70% dell’area). Sono i numeri del progetto “Bosco Clima” che vedrà protagonista la Comunità Montana Valli del Verbano. Un’iniziativa premiata da un bando di Fondazione Cariplo, illustrata nel dettaglio oggi, giovedì 30 marzo, nel corso di un evento di presentazione online. Occasione che ha fatto seguito alla recente approvazione unanime del progetto nell’assemblea dei sindaci (nel video sotto la presentazione di Bosco Clima).

Difendere e valorizzare i boschi

Insieme al Parco Campo dei Fiori, all’Università dell’Insubria, al Centro Geofisico Prealpino, a Lipu e a Cast Ong, l’ente montano è quindi pronto ad introdurre una serie di azioni per la difesa del verde boschivo in ventisei comuni del territorio. L’obiettivo è aumentare la resilienza e la prevenzione a fattori di disturbo quali incendi e frane. Dal 2020 al 2022 nell’area si sono verificati numerosi eventi catastrofici: 37 casi di allagamento, 35 eventi franosi e 16 incendi boschivi. Ma anche proteggere la biodiversità e valorizzare il ruolo delle foreste, e soprattutto contrastare tutti i fenomeni negativi che porta con sé la crisi climatica. L’aumento delle temperature e la siccità sono causa di morte delle foreste. Aggiungendo anche il fattore incendi (l’episodio di Montegrino è solo l’ultimo in ordine di tempo) i boschi perdono non solo la loro capacità di trattenere CO2 ma anche quella di contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico. I progetti messi campo dalla Comunità Montana sono in linea con le linee guida di Fondazione Cariplo che ha lanciato il bando Strategie Clima 2021 proprio per adottare misure volte a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Strategia per l’ambiente

Saranno effettuate un’analisi della capacità degli habitat forestali alla resistenza a lungo termine a pressioni ed eventi esterni calamitosi, un’analisi dell’impatto degli ungulati sulla rinnovazione forestale, la stesura del Pif del Parco naturale Campo dei Fiori e la revisione del Pif e Piano della Vasp della Comunità Montana Valli del Verbano. Le aree interessate saranno il lato sud del Parco dei Campo dei Fiori, il bacino del Boesio e quello del Margorabbia. «Essere ente capofila di questo progetto sottolinea la nostra totale dedizione al territorio, all’ambiente e alla vita dei cittadini – commenta Simone Castoldi, presidente della Comunità montana – la delibera votata in modo unanime dei sindaci fa capire quanto questa strategia sia stata accolta con grande interesse ed impegno da parte di tutti». All’evento odierno per l’ente montano hanno preso la parola Sibiana Oneto e Federico Pianezza del Settore Agricoltura e foreste. Gianpietro Ballardin, assessore ad ambiente ed ecologia, sottolinea invece che «intervenire sul territorio è fondamentale, lenire gli effetti dei cambiamenti climatici e avere i mezzi per mettere in sicurezza le zone montane è un obiettivo che ci prefiggiamo come ente. Maggior resilienza ed investimenti sul nostro patrimonio naturale saranno i nostri imperativi».

Gli interventi previsti

  • Interventi di riconversione di piantumazioni di conifere nelle zone interessate
  • Ripristino strutturale e funzionale di boschi interessati da incendi (progetto cofinanziato e in collaborazione con il Parco Campo dei Fiori)
  • Sperimentazioni di una gestione forestale condivisa – Asfo (in collaborazione con il Parco dei Fiori)
  • Interventi su fasce tampone tra abitato e bosco e recupero di selve castanili
  • Interventi di laminazione e regimazione sul bacino del Boesio (intervento cofinanziato)
  • Realizzazione di una vasca di laminazione sul torrente Boito a Cittiglio (intervento cofinanziato)
  • Adeguamento della vasca di laminazione già esistente sul Boesio (Cittiglio)
  • Messa in sicurezza dei corsi d’acqua sul versante sud del Campo dei Fiori (intervento cofinanziato e in collaborazione con il Parco Campo dei Fiori)
  • Miglioramento dell’efficacia degli otto impianti anticollisione per la fauna selvatica
  • Accompagnamento all’istituzione di un Plis per la Torbiera di Mombello
  • Interventi in favore dell’entomofauna impollinatrice
  • Recupero dei prati aridi in abbandono (habitat *6210) in Val Buseggia (Cittiglio)
  • Progetto di rete con stazioni di misura e monitoraggio dei dati meteo climatici (in collaborazione con il Centro Geofisico Prealpino)
  • Costituzione di un Centro studi sui cambiamenti climatici e sulla gestione ambientale resiliente e organizzazione di uno “Sportello Energia” mobile (in collaborazione con l’Università dell’Insubria)
  • Studio di fattibilità di comunità energetiche fotovoltaiche
  • Studio di fattibilità della filiera biomassa per uso termico
  • Proposte di revisione e integrazione degli strumenti di pianificazione comunale (Pgt)