L’impresa che cambia: Confartigianato aiuta le Pmi con un dipartimento legale

VARESE Confartigianato Varese, attraverso la società di servizi Caf Artser, sceglie di investire su un nuovo “dipartimento legal” per offrire un contributo attivo al tessuto imprenditoriale del territorio. Un supporto legale utile per gestire il cambiamento delle tante aziende sulla soglia della transizione generazionale, ma anche per le trasformazioni societarie sempre più frequenti e ormai indispensabili per imboccare la strada dell’evoluzione.

Un mondo che cambia

L’iniziativa è stata presentata da remoto nella giornata di oggi, 8 febbraio, dal direttore generale di Confartigianato Varese Mauro Colombo e dal chief manager operativo e consulente del lavoro Salvatore Vitiello, che hanno illustrato le finalità del nuovo dipartimento legal. L’obiettivo primario è quello di affiancare le Pmi nei processi di sempre maggiore complessità, per le quali le componenti giuslavoristica e di diritto societario assumono un ruolo strategico a tutela degli imprenditori, dell’azienda e delle tante trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. «Le trasformazioni societarie sono processi molto complessi e articolati perché toccano tutti gli aspetti dell’azienda – ha detto Colombo – è importante rivolgersi ad un pool di professionisti che è in grado di dare la soluzione migliore». Nel prossimo futuro questi cambiamenti avverranno sempre più frequentemente e velocemente. A pesare in questa fase sono una serie di fattori tutt’altro che secondari. «I due anni di pandemia, la crisi energetica e l’innovazione tecnologica rendono qualunque azienda soggetta a situazioni particolari, sulle quali bisogna essere sempre più pronti a trovare risposte», ha aggiunto Mauro Colombo.

Supporto legale

Le consulenze legali non riguarderanno solo le fasi di emergenza: le aziende potranno appoggiarsi ai professionisti individuati da Confartigianato Varese anche per scrivere contratti commerciali, tutelare la proprietà intellettuale e definire i rapporti societari. L’avvocato rappresenta dunque un alleato delle imprese: le assiste, previene problematiche future e, in casi estremi, interviene per dirimere le controversie nel campo del lavoro che, nell’area riconducibile al Tribunale di Varese, sono pari a 437 su 6.943. La decisione di Confartigianato vuole portare un supporto alle tante piccole e medie imprese che a tutt’oggi non dispongono di un legale aziendale ma necessitano delle sue competenze. «L’idea di implementare il dipartimento legal è diventata quasi una scelta obbligata per noi – ha aggiunto Salvatore Vitiello (nella foto) – oggi per fungere da accompagnatore dell’impresa nella crescita sul mercato dobbiamo costruire insieme all’imprenditore un percorso per il quale abbiamo bisogno di tante competenze. Mancava la figura del legale che è indispensabile, visto che in Italia la norma ha bisogno di un’interpretazione».

Affiancare l’impresa

Infine alla figura del legale di Artser verrà affidato il compito di affiancare l’imprenditore nella pianificazione di priorità, rischi, governance e gestione dei processi aziendali, al fine di ottimizzarli e di cogliere le opportunità per lo sviluppo del business. «Nell’ultimo periodo – dicono Colombo e Vitiello – abbiamo investito molto sul potenziamento dell’attività di consulenti del lavoro e commercialisti per favorire un’attività di assistenza rivolta, come nel caso del dipartimento legal, ad accompagnare le Pmi in quella svolta alla quale sono chiamate da un mercato sempre più complesso e competitivo». Perché piccolo non debba significare, in nessun caso, con meno opportunità di sviluppo.