Longhini pronto a prendersi Forza Italia. Ma i “Zappa boys” alzano il prezzo

VARESE – E’ forse troppo tardi per arrivare al congresso di sabato 27 gennaio con una candidatura unitaria. La corrente Zappamiglio, infatti, è a un passo dal chiudere la lista e presentare lo sfidante di Simone Longhini che, è confermato, sarà Chicco Vettori. Nemmeno l’ultima trattativa, infatti, è andata a buon fine. Ma andiamo con ordine.

Forza Italia: “da Socrate al Medioevo”

Forza Italia, o meglio il correntone Longhini, ha “tradito” il bar Socrate di piazza Monte Grappa (tradizionale ritrovo azzurro negli ultimi anni) e scelto il Medioevo di piazza XX Settembre. Proprio qui, infatti, qualche giorno fa si è tenuto un pranzo di “trattative politiche”. I ben informati raccontano che al tavolo c’erano Giuseppe Taldone e Simone Longhini (da una parte) e Chicco Vettori, Gabriele Moltrasi e Vincenzo Quagliata (dall’altra). Obiettivo del pranzo: trovare la quadra sulla futura segreteria, stoppare la candidatura Vettori e arrivare a congresso con il solo Longhini, segretario provinciale in pectore. Fumata grigio scuro. Quasi nera.

Partito comunque spaccato

«Gli abbiamo fatto ponti d’oro – raccontano lontano dai microfoni i sostenitori di Longhini – siamo disponibili a una segreteria inclusiva e che rappresenti anche la loro corrente. Ma non possono chiedere più di quanto pesano. Loro vogliono posti. Troppi». Parole che evitano di “dare i numeri”. Eppure sono i proprio i conti che non tornano. L’ala Longhini, forte di un tesseramento condotto a tappeto, inizialmente ha messo sul piatto due posti nella segreteria provinciale. Proposta rispedita al mittente. E così l’altro giorno al Medioevo le posizioni offerte da chi sente il successo a un passo sono salite a quattro, oltre al capogruppo in Provincia (da Longhini a Vettori).

I falchi in volo

«Ma non accetteranno – scommette qualche forzista – quelli (continua in riferimento ai Zappa boys, ndr), vogliono pesare le tessere, quando invece bisogna contarle. E allora andiamo alla conta. E vediamo chi ha la maggioranza nel partito». Insomma, sotto il tetto di Simone Longhini i “falchi” iniziano a volare. Se poi si considera che tra i forzisti vicino a Zappamiglio, che giocano al rialzo sapendo quanto gli altri ci tengono ad arrivare alla candidatura unica, cresce la convinzione di tenere fermo il punto su un confronto a due in sede congressuale, si può giungere a una scontata conclusione: indipendentemente da chi vincerà, Forza Italia uscirà spaccata. A questo punto, anche con una candidatura unitaria dell’ultimo minuto.

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