Consigliera comunale di Lonate molestata da uno sconosciuto. Lei lancia l’allarme

consigliera comunale lonate

LONATE POZZOLO – Prima la fissa, poi inizia a seguirla in macchina fino quasi a tamponarla. A quel punto lei capisce che la situazione sta sfuggendo di mano e  accelera, rifugiandosi al primo distributore di benzina. Soltanto a quel punto lui desiste e tira dritto. Qualche ora dopo, incastrato nella maniglia della portiera, trova un biglietto scritto a mano con un messaggio disgustoso: «Ciao, ti andrebbe di fare l’amore io e te. Vediamoci giù dopo il ponte di ferro del Ticino. Bacio». Lo aveva scritto lui. Soltanto in quel momento Tania Manfredelli capisce davvero il pericolo che ha corso questa mattina, 8 agosto, a Tornavento, frazione di Lonate Pozzolo.

State all’erta

tania manfredelliManfredelli è capogruppo di Uniti e Liberi, lista civica di maggioranza a Lonate. In un post pubblicato su Facebook ha deciso di raccontare pubblicamente la sua disavventura, per mettere in guardia tutte le donne che frequentano la zona di Tornavento nella speranza che quanto accaduto a lei non si ripeta più. «Ho immediatamente fatto segnalazione a chi di dovere e ho anche allertato i referenti del Controllo di vicinato», dice. «Probabilmente hanno anche già capito di chi si tratta». Spaventata? «Un po’ sì, insomma, con la macchina mi è quasi venuto addosso. Per fortuna è successo di giorno, fosse capitato di sera non ci sarebbe stato in giro nessuno».

Il post sui social

Ecco il racconto completo pubblicato da Manfredelli: «Stamattina intorno alle 9.30 vado a fare colazione a Tornavento (penso: ultimo giorno di lavoro, che bello, me la prendo comoda). Parcheggio l’auto e noto che il conducente dell’auto di fianco a me inizia a fissarmi. Incurante scendo e vado a fare colazione. Al ritorno nel parcheggio lui è in auto in mezzo al parcheggio. Penso: starà aspettando qualcuno.  Appena salgo in macchina ed esco dal parcheggio inizia a seguirmi. Inizia a farmi i fari, dei gesti mimando di scendere e prova anche a tamponarmi. Io accelero e mi fiondo nel primo rifornimento metano che c’è sulla via tra Lonate e Tornavento, almeno so che c’è sempre qualcuno lì pronto per il rifornimento o per aiutarmi. Lui, per fortuna, tira dritto. Vado in ufficio e mi accorgo solo ora che mi aveva lasciato il biglietto incastrato nella maniglia della portiera. È un uomo italiano, anziano e su un’auto di piccola cilindrata rossa. A me è andata bene perché era giorno. Se fosse stata notte non so».

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