Il consiglio provinciale approva il bilancio. Adottato all’unanimità il Piano Cave

VARESE – Con l’approvazione del bilancio di previsione, con i voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza, e l’adozione del Piano Cave (punto approvato all’unanimità) si è chiuso oggi, giovedì 29 dicembre, l’ultimo consiglio provinciale del 2022. Salvo convocazioni nelle prime settimane di gennaio sarà anche l’ultimo della legislatura.

Approvato il bilancio

Dopo l’adozione nella seduta di ieri, mercoledì 28 dicembre, e il voto favorevole dell’assemblea dei sindaci (51 voti favorevoli su 67 presenti, 1 non partecipante al voto, 13 astenuti e 2 contrari), il documento è tornato in consiglio provinciale per l’approvazione definitiva. Il bilancio, dopo anni, è il primo nel quale non vengono appostate imposte di disavanzo in seguito alla delibera della Corte dei Conti del 2019 ratificata a giugno 2022 che toglie l’ente dal piano di riequilibrio finanziario. Il bilancio è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza. Contrari i consiglieri Carangi, Verga, Agostini, Di Toro e Lanza.

Adottato il Piano Cave

Secondo e ultimo punto all’ordine del giorno l’adozione del nuovo Piano Cave, per cui si sono espressi all’unanimità tutti i consiglieri. Il processo di redazione, avviato circa due anni fa, ha visto l’impegno dell’amministrazione e degli uffici provinciali, ma anche dei diversi enti, soggetti e portatori di interessi. La loro partecipazione nelle diverse fasi del percorso ha permesso di perfezionare la proposta di piano per conseguire il difficile obiettivo che si era posto il consiglio provinciale nel documento programmatico, ovvero garantire un equilibrio tra la protezione e valorizzazione del territorio e delle risorse ambientali esistenti ed il soddisfacimento del fabbisogno di inerti a carattere provinciale.

Gli obiettivi

Il nuovo Piano Cave conferma gli attuali siti estrattivi garantendo una programmazione di volumi sufficienti a soddisfare le stime di fabbisogno per i prossimi 10 anni; conferma la modalità di escavazione sopra falda, che garantisce una maggiore sicurezza ambientale; conferma le destinazioni finali prevalentemente naturalistiche degli ambiti promuovendo l’effettivo recupero progressivo delle aree già cavate e la loro restituzione al territorio. Il percorso partecipativo della Valutazione ambientale strategica, integrata con la Valutazione di incidenza, ha portato l’autorità procedente e l’autorità competente a proporre alcune modifiche che confermano o migliorano la complessiva sostenibilità della proposta di piano. «Con l’adozione della proposta di piano – commenta il consigliere Luca Panzeri – è stata data attuazione ad uno degli obiettivi strategici dell’ente, al quale hanno però contribuito non solo tutte le componenti dell’Amministrazione, il Consiglio nel suo complesso, gli uffici e la dirigenza che ha assunto il ruolo di Autorità Procedente e di Autorità Competente, ma anche tutti gli enti e i soggetti portatori di interessi che, con la loro partecipazione nelle diverse fasi del percorso, hanno permesso di perfezionare la proposta di piano».