Contesa Pro Patria: tutti la vogliono, la Testa se la piglia?

SABATO (ORE 14.30) I TIGROTTI RICEVONO IL LECCO

Pro Patria contesa

BUSTO ARSIZIO – “La Monarchia ci unisce, la Repubblica ci divide”. E la contesa Pro Patria? Ci fa sempre stare col cuore in gola. Benché alla vigilia della sfida col Lecco, una partita (sabato ore 14.30 allo “Speroni”) delicatissima in chiave salvezza, in città non si parla d’altro: la questione societaria biancoblù continua a tenere prepotentemente banco, fra speranze, timori e tanto altro ancora.

Borbone e Savoia: palla al centro

Provando a sintetizzare la controversia legale in atto in termini calcistici, potremmo riassumerla brutalmente così: da un lato ci sono i napoletani-partenopei che sostengono (informalmente, ma con dovizie bancarie) di aver ottemperato a tutte le clausole previste; dall’altro i tigrotti-morattiani, rappresentati dall’avvocato Santino Giorgio Slongo, che asseriscono con tanto di dichiarazioni ufficiali (“è documentalmente approvato“) come non tutte le quattro condizioni siano state rispettate entro la data del 31 gennaio.

Giudice Pro…polare

Non ci addentriamo ovviamente nella materia giuridica, magmatica per natura, ma qualche rudimento universitario ci induce a credere che fra clausola e condizione ci sia una sostanziale differenza in termini di risoluzione. Con le cautele del caso, ed in attesa di nuovi sviluppi (“in corso“), il Giudice popolare biancoblù – per quello che può ovviamente contare – ha comunque già emesso il suo verdetto, in modo diretto (fin troppo…) ed inequivocabile: la Pro Patria et Libertate 1919 è la squadra di Busto Arsizio, non di Napoli. Del resto è scritto nella storia, avanti Savoia.

Contesa Pro Patria Testa – MALPENSA 24