Crisi post Covid, ad Abbiategrasso servizio per imprese e consumatori indebitati

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ABBIATEGRASSO – Un servizio per aiutare persone e piccole imprese del territorio che sono venute a trovarsi senza colpa in una situazione di indebitamento in seguito all’emergenza Covid. È l’Organismo di composizione delle crisi (Occ) presentato oggi, venerdì 3 novembre 2023, dall’amministrazione comunale di Abbiategrasso (nella foto). «Avviato nel luglio 2021 in piena pandemia – osserva l’assessore al bilancio, Flavio Lovati – il servizio rimane uno strumento di ausilio dal momento che la crisi è tutt’altro che passata dal punto di vista economico e sociale».

«Ho verificato sulla mia pelle gli effetti della crisi – gli fa eco il sindaco, Cesare Nai – con tanti che si rivolgono a me dopo aver bussato invano ad altre porte. Ho così constatato molte situazioni di difficoltà di piccoli imprenditori e soggetti privati, come pure di coppie in cui uno dei coniugi ha perso il lavoro. L’importante è discernere chi ha le carte per arrivare in fondo al percorso proposto, senza generare anche in buona fede false aspettative».

Occ per tutti i comuni del territorio

Le ragioni dell’apertura dell’Occ, che avrà competenza per tutti i comuni dell’Abbiatense che ricadono nella competenza territoriale del Tribunale di Pavia, sono così riassunte dalla dirigente del settore risorse umane e finanziarie del Comune, Annamaria Di Maria. «In zona esistono già organismi collegati agli Ordini degli avvocati e dei commercialisti ma con studi a Milano, il che rende il loro accesso problematico per qualcuno. Così forniremo un servizio sul territorio per cittadini e professionisti che devono affrontare situazioni di crisi ma non possono accedere a procedure fallimentari per la ricomposizione del sovraindebitamento.

«L’iter è stato lungo per la necessità di iscrizione al registro degli Organismi di composizione crisi presso il ministero della Giustizia – prosegue Di Maria – Nei prossimi giorni sul sito del Comune si potrà accedere a una Pec per un primo contatto, cui ne seguiranno un altro per telefono e l’eventuale incontro in presenza. Il Comune farà da garante e da collettore dei gestori, tutti esperti in diritto di impresa: i primi 5 sono stati scelti con un bando pubblico ma l’Occ è aperto ad altri commercialisti e avvocati, creando così anche opportunità di lavoro per professionisti del territorio».

Gentile: «Così permettiamo agli imprenditori di ripartire»

A spiegare come agirà lo staff dell’Occ è uno dei suoi membri, Marco Gentile, esperto di crisi di impresa, curatore fallimentare e commissario giudiziale presso il Tribunale di Milano. «Si tratta di un servizio lungimirante rispetto a una crisi consistente che viene da lontano e non si risolve nel breve – esordisce Gentile – La legge sulle imprese insolventi risale al 1942 ma fino al 2012 è rimasto un buco normativo sul piano del diritto civile per chi ha debiti a causa di un mutuo, per le imprese agricole, le onlus, start up innovative, ditte individuali e altre piccole imprese non imputabili in base al codice del diritto d’impresa.

«Per chi ha perso il lavoro o ha contratto debiti per problemi familiari o di salute, veniva avviata una procedura individuale sine die; ora c’è maggiore tutela grazie al concorso dei creditori sul patrimonio del debitore. Una volta avviata la procedura le somme vengono ripartite, poi il debitore viene esentato dal debito residuo: non è estinto, ma dichiarato giudizialmente inesigibile. Questo permette all’imprenditore di ripartire reimmettendosi nel circuito produttivo delle piccole e medie imprese, che poi sono l’ossatura del tessuto produttivo italiano».

Possibili diverse “vie d’uscita”

Il percorso seguito prende esempio da altri Occ per una procedura molto più funzionale. L’obiettivo ultimo è mettere in condizione di sdebitarsi con diverse procedure quali il concordato minore, l’accordo di ristrutturazione del debito del consumatore, la procedura familiare, fino alla liquidazione controllata che dura 3 anni ma «va verificata nei suoi effettivi risultati per non sprecare altre risorse e non tenere aperta l’esdebitazione nei confronti dei debitori. Rispetto ad altri Occ – sottolinea Gentile – faremo un vaglio selettivo: non faremo spendere soldi inutilmente ai debitori, se mancano le condizioni giuridiche ed economiche per incardinare una procedura. Tanti Occ hanno decine di pratiche impolverate che non portano a nulla». Di quante pratiche si occuperà l’Organismo abbiatense al momento è impossibile prevedere: ha un territorio vasto e potrà anche ricevere procedure avviate da altri Occ.

Il percorso prevede una prima consulenza gratuita sulla fattibilità giuridico-economica della procedura, un costo fisso (200 euro) per la nomina del gestore e poi costi diversi in base alle linee del decreto ministeriale del 2014 «ma con adeguamenti al ribasso sulle percentuali dei compensi, quindi con sconti significativi rispetto ai compensi per le istanze dirette. Il costo – tiene a precisare Gentile – dipende da una serie di fattori, come l’ammontare di attivo e passivo. Esistono situazioni molto diversificate: cittadini indebitati per qualche rata del mutuo, soggetti privi di beni, ma anche fidejussioni milionarie pendenti con a garanzia patrimoni immobiliari non immediatamente liquidabili. Ci avvarremo di professionisti esterni all’Occ, come avvocati civilisti, per trovare di volta in volta le soluzioni».

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