Somma al Centro fa sul serio: ecco la lettera di espulsione di assessore e capogruppo  

somma al centro espulsione

SOMMA LOMBARDO – L’invito al dialogo rivolto dal sindaco Stefano Bellaria dopo il caso dello “sfratto” del presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio dal suo ufficio ha sortito l’effetto opposto. La sua lista civica, Somma al Centro, ha risposto protocollando ieri, 2 novembre, le già annunciate espulsioni dal gruppo – quarta forza di maggioranza – dell’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida Chiesa e del capogruppo Maria Teresa Pandolfi. 

Doppia espulsione 

Nella lettera, firmata da Ciro Cipriano in qualità di referente politico di Sac, si rende noto al primo cittadino, al consiglio comunale e al segretario generale che Pandolfi «dalla data odierna non fa più parte, né potrà svolgere il suo ruolo a nome e per conto del gruppo politico che le ha consentito di sedere in consiglio comunale». Inoltre, sottolineando che non è ancora «pervenuta alcuna risposta del sindaco» alla precedente lettera con cui si richiedeva di rimuovere dall’incarico l’assessore Piantanida, Cipriano comunica che colui che fino a oggi era l’unico rappresentante della lista civica nell’esecutivo ora «non rappresenta più, né in Giunta, né altrove, il pensiero e l’indirizzo politico del già detto gruppo di Somma al Centro del quale anch’egli non ne fa più parte dalla data odierna».

E ora? 

Difficile capire ora quali saranno gli sviluppi della missiva protocollata. Sotto il profilo formale, infatti, bisogna innanzitutto valutarne l’effettivo valore, visto che i due dissidenti – Piantanida e Pandolfi – non riconoscono la leadership di Cipriano (chi lo ha nominato?) e sostengono di avere dalla loro parte la maggioranza ponderata dei candidati di Sac del 2020. Da un punto di vista politico invece non fa altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco in vista di un incontro di maggioranza già fissato per il 6 novembre con il tentativo di ricucire lo strappo. L’ex sindaco Claudio Brovelli, capogruppo di Sinistra per Somma e figura di riferimento dell’intera coalizione, è al lavoro per cercare una mediazione. Ma arrivati a questo punto servirà tutta la sua abilità politica per trovare una via d’uscita. Perché ora non è più un problema di Locurcio con il suo assessore – com’era lo scorso maggio – ma a furia di negare che ci fossero dissidi è diventato un problema di Locurcio con Piantanida, con Pandolfi, con il sindaco e con tutti gli alleati. 

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