SOMMA LOMBARDO – Poco più di quattro anni e mezzo di tempo per trasformare le promesse della scorsa estate in realtà. L’assessore Barbara Vanni (Bilancio) ha presentato giovedì sera in Commissione a Somma Lombardo le linee programmatiche 2020-’25, ovvero le azioni che la maggioranza (Pd, Somma al Centro, Somma civica, Sinistra per Somma) intende realizzare nel corso del secondo mandato Bellaria. Ascoltandola, con un po’ di immaginazione si è potuto intuire come cambierà la Città dei Tre Leoni nei prossimi cinque anni.
Opere pubbliche
Inevitabilmente, ha sottolineato Vanni, le linee programmatiche ricalcano il programma elettorale che ha consentito lo scorso 21 settembre al sindaco Stefano Bellaria di essere riconfermato al primo turno con il 60% dei consensi. Nell’elenco compaiono opere su cui il centrosinistra lavora da anni e che ora vuole – e deve – portare a compimento. Tra queste l’ampliamento del cimitero, gli ascensori al sottopasso ferroviario, la sistemazione del versante del Belvedere colpito dalla frana del 2012, il nuovo parco pubblico all’area dell’ex Piccola Capri, la realizzazione di nuovi collegamenti ciclopedonali e le due grandi sfide su cui hanno fallito tutte le amministrazioni degli ultimi trent’anni: far rinascere il lascito Aielli e le Fattorie Visconti. L’esecutivo sommese è convinto inoltre di riuscire finalmente a convincere Anas a mettere mano a via Giusti con l’ampliamento della carreggiata e la realizzazione del collegamento ciclabile verso Case Nuove.
I nuovi progetti
Tra le novità programmatiche del Bellaria bis spiccano in particolare due progetti: la realizzazione della mensa all’asilo Buratti (dove i bambini mangiano ancora in classe) e l’ampliamento del centro sportivo Mossolani con la realizzazione in via Novara di campi da basket e beach volley e di una tensostruttura in cui ospitare partite di tennis e calcetto. Consapevole di avere un po’tralasciato le politiche giovanili nei primi cinque anni, ora il centrosinistra intende rimediare con la creazione degli “Stati generali dei giovani”. Ciò significa dare ai ragazzi più spazio decisionale ma anche più spazi fisici a loro disposizione, sfruttando innanzitutto i locali ancora vuoti all’interno dell’ex Casa del popolo di via Marconi.
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