Direttivo Lega a Cazzago, Cassani: «Non prendiamo lezioni di nordismo»

CAZZAGO BRABBIA – Il termometro segna 0 gradi e un timido sole fa capolino tra la nebbia mentre nella sede provinciale della Lega a Cazzago Brabbia prende il via il primo direttivo dell’era Cassani. Stamattina, 17 dicembre, la riunione che ha inaugurato il nuovo corso del Carroccio, all’indomani delle polemiche innescate dalle parole di Giuseppe Longhin, uscito sconfitto dal congresso provinciale. Al termine dell’incontro non vuole parlare di polemiche il neo segretario Andrea Cassani, che sottolinea anche come la sua sia una Lega che non ha dimenticato le origini. E il sacchetto che tiene in mano all’uscita dalla sede, su cui spiccano la scritta “Padania” e il Sole delle Alpi, non fa che confermarlo.

Cassani non vede l’ora di cominciare

La riunione era fissata per le 10, orario in cui gli esponenti leghisti iniziano ad arrivare alla spicciolata (nella foto sotto). Ultimi ad entrare Stefano Angei, Isabella Tovaglieri e Alberto Barcaro, mentre il consigliere regionale Marco Colombo si aggiunge solo un’ora più tardi. Andrea Cassani invece arriva con largo anticipo ed è già in sede da prima delle 9.30. Per lui tanta voglia di cominciare dunque, e di mettere una pietra sopra le polemiche delle ultime ore. «Oggi abbiamo parlato dei prossimi obiettivi a partire dalle elezioni regionali e provinciali e c’è stata unione di intenti. Non parliamo di polemiche che fanno persone che non vogliono il bene della Lega».

Nessuna lezione di nordismo

Quando la riunione finisce e Cassani esce insieme al suo direttivo sono ormai quasi le 12.30 e il clima, dal punto di vista meteo perlomeno, si è scaldato: un bel sole illumina la facciata della sede provinciale (nella foto sotto). Un vecchio casolare di campagna a due passi dalla Palude Brabbia e dalla pista ciclabile: un luogo che visivamente e simbolicamente rimanda con forza alla Lega delle origini, quella “casereccia” nata per difendere il territorio. Una caratteristica che anche la nuova Lega di Cassani non vuole perdere. «Lezioni di nordismo da qualcuno non ne prendiamo. Se il Comitato Nord vuole portare in auge nel partito tematiche legate al territorio ben venga, se invece è una corrente che vuole fare altro come le polemiche strumentali che ho letto negli ultimi giorni forse hanno capito male».