Doppio colpo della polizia contro la ricca piazza dello spaccio di Legnano

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LEGNANO – Doppio colpo della polizia contro la piazza dello spaccio di Legnano. Un mercato al dettaglio di ogni genere di droga che investe tutti gli strati sociali, giovani e adulti, sbandati e professionisti. E talmente ricco da richiamare spacciatori anche da altre regioni.

Nel trascorso fine settimana gli agenti del commissariato di via Gilardelli hanno arrestato un vero e proprio grossista della droga che aveva base nel suo domicilio, a San Vittore Olona, e hanno denunciato uno spacciatore con tanto di lavoro in regola, che “arrotondava” lo stipendio da operaio venendo a vendere stupefacenti dal Piemonte, dove vive.

Documenti e cellulari in pegno

Documenti di identità e oggetti di valore, come telefoni cellulari, in pegno se l’acquirente non era in grado di pagare subito in contanti la droga (nella foto in alto). Così agiva un tunisino di 31 anni, fermato sabato 21 ottobre da una pattuglia in campo per il dispositivo di sicurezza anti-risse schierato dopo i fatti di una settimana prima. Gli agenti hanno notato nel pomeriggio l’immigrato, noto alle forze di polizia per precedenti penali specifici, all’incrocio tra corso Garibaldi e via Pontida e lo hanno perquisito, trovandogli addosso parte della merce da vendere.

Minimarket della droga a San Vittore Olona

Il grosso è saltato fuori dalla successiva perquisizione nella sua casa a San Vittore Olona: 850 euro in contanti, una quindicina di documenti autentici e validi (passaporti stranieri, alcuni sudamericani, e carte d’identità italiane), cellulari e le chiavi di una mini moto rubata in città lo scorso agosto: tutte contropartite per le dosi vendute “a credito” a chi era sprovvisto di denaro sufficiente e che, come càpita, denuncia poi il falso smarrimento di quei documenti o di quegli oggetti, se non riesce a saldare il conto in sospeso. E poi la “roba”. Nella casa c’era di tutto: 30 grammi di marijuana, panetti di hascisc per quasi 600 grammi complessivi, un altro etto di resina dello stesso stupefacente (che rispetto a questo ha il principio base più forte), dosi di cocaina ed eroina. Un vero e proprio supermercato di droghe, che è costato al nordafricano l’arresto.

Telefonate da clienti e loro genitori

Si pensa che la zona dove spacciava fosse l’area Cantoni, adiacente quella dov’è stato fermato. Anche durante il fermo, l’uomo riceveva telefonate: dai clienti, come quella di un medico che gli aveva dato il cellulare in cambio di droga e gli chiedeva di restituirglielo; ma anche quella del padre di un giovane che gli aveva comprato delle dosi e che lo implorava di smettere di minacciare il figlio per i suoi debiti.

Stupefacenti come secondo lavoro

Nello stesso pomeriggio, personale della squadra investigativa del commissariato di Ps ha fermato un giovane straniero che aveva in tasca 600 euro in contanti: circostanza che ha insospettito gli agenti, i quali hanno deciso di seguirlo. Poco tempo dopo lo hanno nuovamente fermato, trovandogli addosso quello che intendeva acquistare con quel denaro, nel frattempo ridottosi a 200 euro: un panetto di 100 grammi di hascisc e alcuni grammi di eroina. Decisamente troppo per un uso personale, come sostenuto dal diretto interessato: con ogni evidenza il giovane, un marocchino di 28 anni domiciliato a Verbania, era venuto a Legnano per fare scorta di stupefacenti da rivendere poi al dettaglio.

Quello che colpisce è che il giovane è regolarmente residente in Italia, ha un posto fisso (fa l’operaio metalmeccanico) e una compagna che ignorava il suo secondo “lavoro”: spacciare droga nella zona boschiva alle spalle della Saronnese, vicino al territorio di Rescaldina. Il giovane è stato Indagato a piede libero. 

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