E alla fine Palio fu. Più forte di tutto, dal Covid alla pioggia, nel segno della Flora

legnano palio contrade 2021

LEGNANO – Il Palio della rinascita, della continuità, dei pochi (per qualcuno, dei privilegiati), il Palio a tiratura limitata. Di sicuro, quello del 2021 passerà alla storia come quello con più definizioni, oltre che il più atteso. Ventotto mesi dopo l’“edizione perfetta” del 2019, che tanto aveva incantato per la bellezza del corteo storico e le emozioni della corsa ippica, nell’845° anniversario della Battaglia di Legnano il Palio di settembre 2021 va in scena in forma ancora più ridotta del previsto per l’annullamento all’ultimo momento del corteo storico delle Contrade, a causa dell’allagamento del prato dello stadio “Mari”, inzuppato dalle piogge intense della mattina e ridotto a un acquitrino sui lati lunghi.

legnano palio contrade 2021Splende il sole all’orario d’inizio programmato dell’evento, e appare un insperato segnale di buon auspicio. Asciugata quanto più possibile la pista, hanno luogo la cerimonia degli onori al Carroccio e la carica della Compagnia della Morte, poi le due batterie e la finale. Almeno queste, verrebbe da dire, ma per i 2.800 sugli spalti basta eccome ad accendere l’entusiasmo, il tifo, i cori e gli sfottò: in una parola, la passione di chi vive di Palio e ha atteso questo momento quanto mai in passato. E per tutti tornano le atmosfere, la festa, lo scorrere della vita bruscamente interrotto per tanti – per tutti, in un modo o nell’altro – dal coronavirus. Il Palio legnanese diventa così assai più che storia, tradizione, identità: è rinascita e ripartenza, com’era nelle intenzioni di chi lo ha fortissimamente voluto al di là di tutto, ma è anche fiducia e speranza.

Niente corteo, ma emozioni assicurate

È sufficiente l’apparire in campo dei primi figuranti per cancellare in un colpo le polemiche sull’insistenza di fare il Palio (a differenza di tante altre città, da Asti a Siena) e di farlo fuori stagione, sulle nuove scenografie antistoriche e le squalifiche a vita revocate, perfino sulla piazza del Guerriero spoglia dei vessilli e addobbata alla meno peggio da alcune Contrade.

legnano palio contrade 2021Sfilano trombe e tamburi, il vessillo della città e l’Alberto da Giussano impersonato dal legnanese Riccardo Croci. Il Coro Jubilate canta l’inno nazionale. Entrano in campo Capitani e Castellane. Il Cavaliere del Carroccio chiama il Supremo Magistrato (e per il sindaco Radice è la prima volta) per l’estrazione delle batterie. I Capitani sguainano le spade e rendono gli onori al Carroccio in un turbinio di colombi. Vengono sorteggiate le batterie. Quindi la carica della Compagnia della Morte e la corsa.

Lunga attesa per la batteria “di ferro”

Grande pretattica nella prima batteria, con San Domenico (campione uscente), San Magno (fra le favorite), Sant’Erasmo (storica rivale della prima) e San Bernardino tutte insieme come un girone di ferro di Champions League. Con la consueta flemma, il mossiere Renato Bircolotti invita i fantini a venire sotto al canapo nell’ordine sorteggiato. A complicare i piani, come se non bastasse, il “mortaretto” che fa cilecca: forse ha preso troppa acqua anch’esso… Per annunciare la partenza falsa (ce ne saranno due, ma sempre dopo lunga, estenuante attesa e un richiamo a tutti i fantini) si torna così alla sola voce del mossiere, accompagnata dalle bandiere rosse.

Al terzo tentativo, quello valido, scatta in testa Sant’Erasmo con Gavino Sanna su Country Road, ma è un fuoco di paglia: Antonio Siri detto Amsicora, vincitore del Palio 2019 e portacolori di San Domenico per il 4° anno di fila (per lui è l’11° Palio, ne vinse uno anche con La Flora) rinviene di forza all’interno su Odi et amo e si mette davanti a tutti, seguito da San Bernardino con Federico Arri, detto Ares, su Pulcinella; il Corvo scivola al 3° posto mentre San Magno, con Carlo Sanna (Brigante) su Nathan Drake, rimarrà sempre in coda.

Presagi rossoblù

Nella seconda batteria si contendono gli altri due posti per la finale Giuseppe Zedde, detto Gingillo, su Marracash (Sant’Ambrogio), Andrea Coghe “Tempesta” su Michelina (San Martino), Giosuè Carboni detto Carburo su Escobar (La Flora) e Giovanni Atzeni detto Tittia su Lady Clara, così chiamata in onore della compianta Gran Dama Casati, scomparsa nel dicembre 2019 (Legnarello), stoppati al primo via dal “mortaretto” redivivo. Tempi brevissimi per la partenza valida, con Zedde che va subito in testa davanti a “Carburo”, Tempesta e Tittia, ordine che rimane invariato fino all’arrivo nonostante le distanze ravvicinate.

legnano palio contrade 2021In finale alle 8.00 della sera, l’ordine alla mossa sorteggiato è San Bernardino, La Flora (con i sostenitori scatenati sui due lati del campo), Sant’Ambrogio e San Domenico. Il cielo rossoblù al tramonto fa da ulteriore buon presagio per Carboni, forte dello straordinario Escobar.

A temporeggiare dietro il canapo sono le contrade gialloverde e biancoverde, che partono davanti già al primo start, con Gingillo primo e Amsicora sull’esterno. Inseguono Ares e Carburo. Ares passa San Domenico, che finisce sull’esterno e viene passato anche dalla Flora. San Bernardino illude, Marracash cade e si infortuna (interverrà l’ambulanza veterinaria; dai primi esami, le sue condizioni non sono gravi). In testa vola Escobar fino al traguardo, davanti a San Bernardino e San Domenico. Per la Flora è il 9° Palio vinto.

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