Economia varesina, il valore aggiunto sale a 25 miliardi e mezzo di euro

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VARESE – Il valore aggiunto generato dal sistema economico varesino sale a 25 miliardi e 537 milioni di euro: la cifra, espressione della ricchezza prodotta, è evidenziata dall’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio alla luce dell’analisi che, su dati Istat, è stata appena condotta dall’Istituto Tagliacarne in relazione al 2022 (ultimi dati disponibili). 

1,5% dell’indice nazionale

Nel corso dell’anno, l’indice – pari al 6,6% di quello lombardo e all’1,5% di quello italiano – si è sviluppato principalmente nel settore dei servizi (64,3%), comprendente il commercio all’ingrosso e al dettaglio, la riparazione di autoveicoli e motocicli, i trasporti e il magazzinaggio, le attività collegate agli alloggi e alla ristorazione nonché l’informazione e la comunicazione. La provincia di Varese resta comunque a forte caratterizzazione industriale: l’apporto di questo settore al valore aggiunto, includendo anche le costruzioni, è pari a 8 miliardi e 976 milioni di euro, in crescita del 5,5% annuo. Industria e costruzioni rappresentano il 35,2% del valore aggiunto provinciale quando in Lombardia costituiscono il 28,4% e in Italia il 26,5%. 

Trend di crescita

L’analisi di lungo periodo del valore aggiunto provinciale a prezzi correnti evidenzia un trend crescente che parte dal 2008 con 23 miliardi e 385 milioni di euro fino ad arrivare a un primo punto di massimo nel 2019 con 24 miliardi e 329 milioni. Se il 2020 mostra gli effetti del Covid scendendo a 22 miliardi e 602 milioni, il dato torna a crescere, raggiungendo i già citati 25 miliardi e 537 milioni di euro (+ 5% nel 2022 rispetto al 2019).  Anche la ricchezza per abitante rileva lo stesso trend: si passa infatti dai 27.491 euro del 2019 ai 25.612 del 2020 per poi tornare a crescere e raggiungere nel 2022 i 29.096 euro (+ 13,6% rispetto al 2020).

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